
Eleganti doghe in legno e ampie finestre per dare luce alle aule. La facciata del nuovo “campus” di veterinaria si distingue ormai chiaramente. È il modello di un polo del sapere, pensato dall’archistar giapponese Kengo Kuma. La fine del primo lotto è sempre più vicina, mentre per il traguardo finale si parla dell’anno prossimo, quando avverrà anche il trasferimento della massa di studenti dalla Statale di Milano.
Arriveranno nella città del Barbarossa circa 2.500 tra studenti e ricercatori. Ma ad un anno di distanza Lodi non è ancora pronta: restano da risolvere il rebus dell’accoglienza e il nodo dei collegamenti con le strutture che si trovano al di là della tangenziale. I progetti ci sono, ma rimangono solo sulla carta. Per discutere di questi aspetti, è in programma un incontro tra il sindaco Sara Casanova e Saverio Paltrineri (delegato del rettore della Statale di Milano per il polo lodigiano di veterinaria). Da approfondire il discorso dei trasporti pubblici e le iniziative per garantire spazi per gli universitari che arriveranno nel capoluogo (l’attuale studentato di Cascina Codazza ha posti limitati). Le opere sono così suddivise: il primo lotto (10mila metri quadrati), comprende biblioteca, spazi per il ristoro e aule da 300 posti. Il secondo lotto (altri locali per la didattica, ampi 12.500 metri quadrati) è più indietro, perché è stato necessario deviare parte dei sotto servizi esistenti (teleriscaldamento e sistema fognario). Il terzo lotto (1.200 metri quadrati) riguarda la costruzione di due edifici per laboratori, dove le strutture sono state realizzate. «Dovremmo consegnare il primo lotto entro la fine di novembre, siamo alla posa dei pavimenti e alla finiture dei controsoffitti e degli impianti – informa il direttore di cantiere Guido Gramaglia – sul secondo e terzo lotto stiamo procedendo con le facciate, i rivestimenti delle pareti e gli impianti. Contiamo di consegnare per la metà dell’anno prossimo». Oltre la tangenziale lavora un consorzio di società, tra cui la capogruppo Ciro Menotti di Ravenna, con la cooperativa Viridia, l’impresa Salini di Milano e la Proedil di Milano. Per la fase finale del cantiere è stato raggiunta una media di 160 addetti ogni giorno.
L’appalto per il maxi intervento è stato bandito dall’Università degli studi di Milano, con finanziamento anche di istituzioni locali e Regione. La Statale di Milano si è impegnata a sostenere direttamente una quota pari al 60 per cento dell’importo complessivo (pari a 34.380.000 euro), la Regione si farà carico di una quota del 22 per cento, pari a 12.570.000 euro, mentre le quote di pertinenza di Provincia e Comune di Lodi sono di 5.175.000 ciascuno. Dopo un confronto con la Regione, la Provincia ha garantito i fondi per questo progetto strategico per il territorio. Il progetto porta la firma d’eccezione dell’architetto Kuma: una delle caratteristiche sarà il cortile interno, sistemato come un vero “campus”, con spazi verdi e persino uno specchio d’acqua per permettere ai giovani di stare all’aperto. È previsto che nella parte più a nord ci siano le funzioni didattiche e i servizi generali, mentre la porzione rivolta a sud, più vicina agli edifici già esistenti, sarà destinata ai dipartimenti e ai laboratori di ricerca. Terminati i lavori strutturali, si dovrà mettere mano anche ai lavori per gli allestimenti e arredi, prima di completare il trasloco dalla Statale di Milano a Lodi. Prime lezioni, nelle nuove strutture, nell’autunno 2018.
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