Uno studente su sei parla straniero
Nel Lodigiano la media è del 15 per cento, mentre in Italia la presenza è ferma al 9,2. I neo arrivati, cioè gli unici che hanno bisogno d’aiuto, sono l’8,4 per cento
In classe uno su sei è straniero. Nelle scuole lodigiane è massiccia la presenza di studenti di altri Paesi. In alcuni istituti superano addirittura il 40 per cento, con casi limite di classi dove gli italiani sono persino 8 su 22. Molti di questi sono da poco arrivati in Italia, con difficoltà enormi ad imparare la lingua. Una situazione che mette a dura prova il corpo insegnante. Ecco quanto emerge dal report sulla nostra scuola, un dossier elaborato dal provveditorato agli studi di Lodi. I dati dimostrano un calo degli stranieri in classe, che però rimangono tantissimi: nel territorio, infatti, sono il 15,3 per cento, molto al di sopra della media nazionale ferma al 9,2.
«Complessivamente, gli stranieri quest’anno sono calati - commenta il referente dell’ufficio scolastico provinciale Gianluigi Cornalba -. Se si guarda l’excursus di questi ultimi, è il primo anno che si evidenzia un calo. L’Italia è diventata meno appetibile, gli stranieri si stanno dirottando nel centro dello Stivale, per trovare lavoro nel settore agricolo. Qualcuno incomincia anche a lasciare la scuola perché la famiglia ha deciso di abbandonare tutto e tornare nel suo paese d’origine».
Gli stranieri dietro i banchi del Lodigiano sono 3.764, se consideriamo solo gli alunni iscritti a materne, elementari e medie. Con le superiori invece il numero arriva complessivamente a 4.664. La concentrazione maggiore riguarda i plessi dell’infanzia, dove sono quasi uno su quattro (il 24,4 per cento), con punte del 41 a Casale, 39 per cento al primo circolo, Lodi Vecchio 37 per cento, Livraga 38. Per le scuole primarie la quota di stranieri è del 17,7 per cento, con livelli più alti ancora a Casale, Lodi primo circolo e Livraga. Mentre alle medie la percentuale scende al 15,5 per cento con record a Tavazzano e Casale.
«Gli stranieri neo arrivati, se si escludono le superiori - aggiunge l’insegnante - nel Lodigiano sono complessivamente l’8,7 per cento, cioè 326, mentre il 51,5 per cento, ovvero 2.260 scolari, è nato nel Belpaese. Significa che è italofono e non ha problemi di apprendimento». L’8,7 per cento è comunque considerato dal provveditorato ancora un numero significativo.
Il numero più alto di neoarrivati , ma anche di stranieri nati in Italia, è al comprensivo di Codogno. Qui, infatti, i primi sono 64 e i secondi 220. A Casale i neoarrivati sono 40, 36 sono nel comprensivo di Lodi Vecchio, 35 nel comprensivo Lodi I e Lodi IV che comprendono rispettivamente la scuola di corso Archinti e il Barzaghi.
Alle superiori invece, nonostante la quota di non italiani scenda sotto il 10 per cento, essendo in tutto 900 su 9.434, si può dire, secondo Cornalba, che la presenza si sia consolidata, soprattutto negli istituti professionali. Negli anni del boom, invece, il numero degli stranieri riguardava soprattutto le scuole per i più piccoli.
A non avere problemi di insegnamento a studenti che non sanno l’italiano sono gli istituti paritari. Qui, infatti, le percentuali di stranieri non superano l’1 per cento.
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