
Veglia per Papa Francesco:«Oggi lo sentiamo vicino»
Ieri sera in cattedrale a Lodi la preghiera guidata dal vescovo Maurizio
Lodi
Momento di preghiera in suffragio di Papa Francesco ieri sera in cattedrale, dove si è svolta la Veglia presieduta dal vescovo Maurizio. «In questa Veglia di speranza, vogliamo affidare il nostro Papa Francesco alle mani del Padre. Queste mani di misericordia reggono la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha testimoniato durante la sua intera vita», è stato il messaggio iniziale di monsignor Malvestiti che, dopo la lettura del Vangelo e un commento del Santo Padre allo stesso brano, ha proseguito: «Il Papa in piena pandemia era salito da solo sul sagrato di piazza San Pietro per essere segno di speranza, la stessa che sta confluendo in questo Giubileo. Oggi lo sentiamo vicino, mentre al contempo tanti pellegrini si avvicinano a lui per lasciare in queste ore una memoria di gratitudine».

Le parole ascoltate in precedenza, tratte dall’Angelus, «sono eco della dichiarazione di Gesù, “io sono la vita”, nel contesto della resurrezione di Lazzaro» ha fatto notare il vescovo, che ha aggiunto: «Sono parole emozionanti perché si applicano al passaggio papale alla vita eterna. Ma a noi suscitano anche altri pensieri, come l’amicizia di Gesù con Lazzaro, Marta e Maria, come i legami che il Papa intrattenne con il nostro don Enrico Pozzoli che lo battezzò e lo accompagnò fino all’ingresso in seminario».

Il Papa, ha sottolineato il vescovo, si lasciava ispirare dal Vangelo dell’amicizia: «Destinatario di questo dono da parte di Cristo, Papa Francesco assunse l’amicizia come modalità vincente nelle relazioni con tutti, offrendola nella consapevolezza di averne ricevuta in abbondanza dal Signore». Il secondo pensiero è l’atteggiamento di Maria che si rivolge a Gesù parlando chiaro, come lo permette l’amicizia autentica: «Un atteggiamento che ha attinto dal Vangelo anche il Papa. Si tratta di apertura di parola, perché è aperto anche il cuore. Al termine della sua giornata terrena appare emblematico questo suo binomio». Quindi la recita del Credo e il canto del Padre Nostro e dell’antifona mariana della Pasqua, Regina Caeli, con la venerazione del Crocifisso del Giubileo, accanto all’immagine del Pontefice. «Giovedì sera (oggi, ndr) vi invito all’Eucarestia di suffragio, il grazie più vero per un Papa amico, dal cuore e dalla parola aperta», ha concluso monsignor Malvestiti.
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