
Venerdì pomeriggio la mobilitazione per salvare la storica scuola di quartiere a Lodi: sono invitati genitori, nonni, famiglie originarie della zona. Anche la parrocchia in campo
San Gualtero Appello al Comune per rispettare gli impegni: il sit-in davanti all’istituto alle 17
Lodi
Uniti per salvare la storica scuola primaria De Amicis di via della Calca a Lodi. Con un ritrovo che vuole essere un segnale forte e chiaro di attenzione e cura per un luogo che è, a tutti gli effetti, un presidio anche di socialità nel quartiere San Gualtero. Mobilitazione all’orizzonte nel quartiere ai confini della città per suscitare attenzione sul destino della scuola chiusa per ragioni di sicurezza da maggio 2024, con bambini e operatori del mondo scolastico in trasferta nella scuola Cabrini di corso Archinti. Il ritrovo è fissato alle 17 di venerdì 30 maggio e l’obiettivo è proprio ritrovarsi davanti alle porte dell’istituto chiuso da oltre anno per scattare tutti insieme una foto da rendere pubblica «per dimostrare quanto sia importante la riapertura della scuola, cuore di tutte le attività che rendono vivo il nostro quartiere», dall’oratorio, alla chiesa, alla comunità, perché «solo uniti potremo fare la differenza».
Un invito aperto a tutti, genitori, figli, nonni, amici, per una partita considerata delicata e decisiva per l’intera comunità, come dimostra anche la mobilitazione della parrocchia, tramite la lettera aperta del parroco don Renato Fiazza. Un momento di ritrovo partito dall’iniziativa genitori, e intitolato “Salviamo la scuola e il quartiere”, annunciato a poca distanza dalle ultime novità arrivate sul destino dell’istituto rese note dal Comune. La volontà di riaprire c’è, anche se i lavori che servono per farlo sono ingenti e cubano complessivamente 2,5 milioni di euro. Il primo lotto, da 1,5 milioni, è quello considerato urgente, ovvero il consolidamento dello storico edificio della primaria per far tornare nelle loro classi bambini e insegnanti. Il fabbricato, che ospitava invece mensa e palestra, è da abbattere e da sostituire con una nuova soluzione progettuale.
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