Viabilità nel caos a Lodi, l’inizio dell’anno scolastico diventa una giornata da dimenticare

Via San Colombano e i cantieri delle rotatorie i punti più critici con colonne di auto a passo d’uomo

Per via San Colombano, l’arteria per eccellenza di accesso alla città dalla rotatoria della Faustina, si potrebbe fin quasi pensare a un effetto “replay”. Perché qui - rotatorie dei Giardini sì o rotatorie no - la coda c’è. È un fatto, che pare quasi ineluttabile quando si tratta di mettere insieme, nella stessa frase, auto-inizio della scuola-punti critici.

Ieri mattina, alle 9 del mattino, fuori dagli orari più canonici degli spostamenti in direzione dei cancelli di ingresso dei singoli istituti, il serpentone di auto lungo via San Colombano arrivava fin quasi a metà della lunga arteria, in direzione della Faustina.

E alle 11.30, stesso copione, con la colonna di auto che si muovevano a passo d’uomo in direzione Giardini e centro storico. Per quanto il cambio della circolazione tra piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante - con l’introduzione delle rotatorie - abbia di fatto eliminati i lunghi “stop” dei semafori, la riduzione del percorso sotto il viadotto a una sola corsia (per la creazione della ciclabile) crea un inevitabile effetto “imbuto”, per su una corsia vanno a immettersi i due flussi da via San Colombano e via S.Angelo all’altezza di Largo Marinai di Italia.

Altro fronte aperto - in più punti della città - è quello dei cantieri stradali, in primis quelli per trasformare in definitive le rotatorie di piazzale Medaglie d’Oro e viale Dante, ma anche quelli per il raddoppio del sottopasso ferroviario. In piazzale Medaglie d’Oro, i lavori sono ancora limitati a una sola porzione della piazza, quella a ridosso del marciapiedi tra via Biancardi e via Nino Dall’Oro. Ieri mattina, addetti in tuta arancione e mezzi, si spostavano lungo l’asse di via Vignati - all’altezza dell’imbocco di via Dall’Oro - e poi davanti alla villa liberty di piazzale Medaglie d’Oro, per i lavori in corso ai sottoservizi, che fanno da antipasto al cantiere vere e proprio per cambiare la storica viabilità della piazza. Decisamente più complessa - soprattutto a ridosso degli orari di punta per entrate e uscite degli studenti - la situazione a ridosso del cantiere per la rotatoria di viale Dante/via Vignati. Transennati i quattro angoli del crocevia, con scavi profondi, lavorazioni rumorose e polvere, alle centinaia di studenti dell’istituto Bassi e del Cazzulani sono riservati passaggi delimitati e in formato mignon. Se per il Cazzulani erano aperte le porte del cortile di viale Dante - così da evitare che il grosso degli studenti fosse su via Vignati - , la “fiumana” in arrivo dal Bassi era indirizzata verso un percorso spostato verso piazzale Fiume, con uscita su strisce pedonali provvisorie gialle di cantiere, come tutti gli altri attraversamenti temporanei. Un flusso ininterrotto in alcuni momenti, anche mal tollerato dagli automobili, in alcuni casi anche incollati ai clacson.

Tra le note del giorno, anche quella per i cantieri avviati ieri su via della Calca - con tanto di scavi per le infrastrutture a due passi dal cancello della scuola primaria, il primo giorno di scuola - e la prolungata chiusura di un senso di marcia per un’altra arteria essenziale per la circolazione a ridosso della stazione, quella di viale Trento Trieste, dove la circolazione è consentita solo da via Villani al piazzale della stazione. In agenda ci sono anche qui i lavori collegati al raddoppio del sottopasso ferroviaria, con un’altra zona di cantiere allestita a ridosso della pensilina bici di competenza Rfi e la strada segnata dalla presenza di new jersey di cemento a dividere il percorso e nuova segnaletica. Senza contare lo stop ai passaggi pedonali e ciclabili nel sottopasso, chiuso da tempo per gli stessi lavori. Ultimo “flash” è per la tangenziale, da San Bernardo in direzione Milano: una lunga e unica distesa ininterrotta di auto alle 8.15 del mattino.

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