VOTO Lodi verso le elezioni 2022, la sfida per il Broletto è già cominciata
A smuovere le carte del panorama politico locale l’assoluzione dell’ex sindaco Uggetti
L’orizzonte non è più così lontano, anzi. Alla primavera 2022 ormai mancano una manciata di mesi e da settembre in poi sarà già tempo di tirare le fila, mettere ordine o “disordine” chissà, a seconda delle fibrillazioni della politica. Al momento non ci sono annunci ufficiali, e sarebbe strano il contrario. Molti invece i movimenti, più o meno percettibili nel mondo politico, con riflessi sulla comunicazione, social in primis.
A partire dal sindaco Sara Casanova, architetto, classe 1977, già segretaria cittadina della Lega dal 2011 al 2016. Dopo un’esperienza da consigliere comunale - tra il 2014 e il 2016 - arriva la candidatura a sindaco dopo lo tsunami politico generato dall’arresto Uggetti. Siamo nel 2017 e la vittoria arriva al ballottaggio con Carlo Gendarini (candidato del centrosinistra), dopo le nozze con la coalizione Maggi. All’indomani dell’anniversario dei quattro anni di mandato, Casanova - che ha visto di recente anche aumentare il piazzamento nella classifica di gradimento dei sindaci stilata dal Sole 24Ore, che la posiziona al 17esimo posto su 105 città - ha scelto un post e un video sul suo profilo Facebook per lanciare l’avviso ai naviganti. Per ricordare i quattro anni di mandato, le opere e le sfide - una su tutte la gestione della pandemia - e accennare al futuro, per dire insomma “che ancora moltissimo resta da fare, ma siamo pronti a lanciarci nella sfida”.
La direzione è quella di un accordo esteso a tutto il centrodestra, tra Lega, Forza Italia, Fratelli di Italia e l’accordo con la coalizione Maggi per Lodi che per ora ha rinnovato la volontà di restare forza politica civica per fare da punto di riferimento a chi non si riconosce nei partiti. Tra le evoluzioni più significative all’interno del centrodestra c’è quella vissuta da Fratelli di Italia in questi quattro anni, tra nuove adesioni in aula - cinque oggi i consiglieri - , le fratture interne e le epurazioni (la convocazione di Andrea Dardi alla commissione disciplinare romana del partito) la nascita di nuovi circoli (le iniziative tenute a battesimo dall’assessore Stefano Buzzi e da Giuliana Cominetti, uno degli ultimi ingressi nel partito della Meloni).
A smuovere le carte della politica locale e non solo - visto che il dibattito è arrivato al panorama nazionale - la sentenza sul caso piscine, che ha assolto l’ex sindaco Simone Uggetti, letteralmente perché “il fatto non sussiste”. Da allora l’ex primo cittadino, sul fronte comunicativo, ha preso una serie di iniziative di impatto: dai mega cartelloni con foto comparsi in viale Milano e via San Giacomo, accompagnati da molti altri in formato mignon, con il ringraziamento ai lodigiani che, nonostante tutto, lo hanno fatto sempre sentire a casa, ai video sui social per parlare alla città. Compreso un video-tour tra alcuni dei nodi irrisolti della città. «Perché dagli errori e dalle mancanze si può ripartire con rinnovata energia positiva» ha aggiunto, specificando «non è un video di auto-candidatura», ma solo «un piccolo contributo da profondo innamorato di Lodi». Certo è che la sentenza ha comunque riportato Uggetti nella politica attiva e pronto a dare contributi al centrosinistra cittadino, dove si lavora però per guardare oltre gli steccati. E costruire una proposta unitaria con le forze di opposizione oggi presenti nell’aula di Palazzo Broletto, dal Partito Democratico a Lodi Civica, da 110 & Lodi a Lodi al Centro, dalla Lista Gendarini al Movimento 5 Stelle, con la possibile aggiunta di Lodi Comune Solidale. Anche alla luce delle tante iniziative portate avanti dalle opposizioni in aula per creare un fronte comune per cambiare la maggioranza a Palazzo Broletto. Il candidato, stando alle ultime indicazioni, potrebbe arrivare proprio dall’aula consiliare, scelto tra chi oggi siede in consiglio. Tra i volti per in aula per molti l’uomo giusto potrebbe essere Andrea Furegato, consigliere 24enne del Partito Democratico.
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