CASALE Delmiglio: «L’assetto viabilistico
della Bassa lodigiana verrà rivoluzionato»

Le parole del sindaco

Un’opera imponente. Che cambierà il tessuto urbano di Casale. Fresco di sopralluogo in cantiere, il sindaco Elia Delmiglio non si è sottratto a rispondere ad alcune domande sul futuro prossimo della città, registrando le impressioni a caldo: «Sicuramente andando sul campo si vede la maestosità dell’opera, sia in termini di funzionalità, sia in termini di impatto infrastrutturale, e mi riferisco alle opere d’arte dei ponti, dei sottopassi e dei sovrappassi – ha spiegato -. Insomma, un’opera consistente, che rivoluziona l’assetto viabilistico di Casale, della Bassa lodigiana e della bassa Lombardia. Il ruolo che l’amministrazione può svolgere in questo caso è proseguire questo lavoro d’intermediazione costante con Anas, che è il committente, e con l’azienda che è sul territorio che lavora. Ci sono delle questioni prettamente tecniche su cui ci si deve confrontare e il Comune è ovviamente protagonista di questa interlocuzione». Di fatto è in essere una rivoluzione, osserva Delmiglio: «Chiaro che è un’opera che cambierà notevolmente la qualità della vita delle persone che risiedono in città, banalmente per gli spostamenti e per come cambierà anche la mobilità interna ed esterna, in ingresso e in uscita da Casale. Questo percorso di trasformazione sta alimentando in noi una serie di ragionamenti. Alcuni già li abbiamo concretizzati, per iniziare a disegnare la città post tangenziale, e penso al ridisegno di via Conciliazione, per esempio, che sarà uno dei punti d’accesso da sud, e agli stessi lavori di viale Cappuccini e della piazza Cappuccini che vanno appunto in questa direzione. Quindi bisognerà provvedere al rilancio degli assetti della via Emilia e della Mantovana, che da qui ad alcuni anni diventeranno delle strade urbane a tutti gli effetti. Quindi pensare a renderle più sicure, più fruibili, più snelle dal punto di vista sia del traffico veicolare, ma anche di ciclisti e pedoni, oltre che per quanto riguarda gli elementi di arredo, delle piantumazioni e l’eliminazione di alcuni semafori non ritenuti necessari». Più che mai necessario, per Delmiglio, sarà poi «un intervento di mitigazione a Zorlesco, dove l’impatto della variante è obiettivamente rilevante».

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