CASALE Padre e figlio arrivano in bici a San Pietro per il Giubileo

L’impresa Angelo e Giacomo Merli hanno coperto la distanza da Fidenza a Roma

In bicicletta fino a Roma, papà e figlio insieme, con indosso la maglietta dell’edicolante di Casalpusterlengo Gigio. Che così è arrivata in Vaticano. Nove anni fa, di ritorno dal pellegrinaggio in bici da solo al Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco, Angelo Merli aveva fatto una promessa al figlio Giacomo di sette anni: «Al prossimo, nel 2025, sarai abbastanza grande per venire con me». Così venerdì 8 agosto lui e il figlio hanno raggiunto in treno Fidenza, e da lì sono partiti alla volta della Capitale. Giacomo frequenta il liceo Novello di Codogno, indirizzo sportivo. E non stupisce l’abbia scelto, visto che gioca a calcio nell’US Casalpusterlengo 1947, dove per altro il padre è un allenatore. Lo sport insomma fa parte delle loro vite. Nessuno dei due, però, è un ciclista. E la pedalata di 630 chilometri, Fidenza-Vaticano, è stata per entrambi un’impresa. Tanto più che l’hanno affrontata nella settimana dall’8 al 15 agosto. La più torrida di questa estate. Meglio, degli ultimi decenni. Una variante, il caldo, che ha influito non poco sulla fatica. Ma non ha intaccato l’entusiasmo. Anzi, semmai lo ha moltiplicato. «Io vado a correre e in bicicletta, faccio tante cose ma non sono proprio un ciclista, e nemmeno Giacomo, che gioca a calcio - spiega Angelo, che è anche nel consiglio pastorale della parrocchia di San Bartolomeo -. Così da aprile abbiamo iniziato a uscire in bicicletta una volta alla settimana per prepararci un po’, e poi via. L’8 di agosto siamo partiti». Raggiunta Fidenza in treno, si sono messi sui pedali e hanno percorso il viaggio fino a Roma attraverso sette tappe: al passo della Cisa, a Sarzana, Lucca, San Gimignano, Buonconvento, Acquapendente e Sutri. Per approdare infine a San Pietro, dove c’era ad aspettarli Daniela, moglie di Angelo e mamma di Giacomo. «Alcuni giorni credo che ci fossero comodamente 40 gradi, però insomma, partendo la mattina e cercando di bere tantissimo, piano piano siamo arrivati - spiega il padre -. Giacomo era già stato pochi mesi fa al Giubileo degli adolescenti con l’oratorio, però è stata una bella emozione per entrambi arrivare in via della Conciliazione e vedere San Pietro e la basilica. Un’esperienza che sicuramente non scorderemo».

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