CODOGNO Cresce la protesta per i “vasconi”: «Qui nessun lavoro è ancora partito»

I residenti chiedono interventi per togliere l’acqua: «Siamo in attesa della pompa idraulica menzionata dal Comune»

Codogno

Residenti ancora in agitazione per i “vasconi infiniti”. Il completamento dell’opera promesso per l’estate 2024 non è ancora stato realizzato. Così l’erba è tornata ad infestare i due serbatoi a cielo aperto che puntualmente ieri, con gli acquazzoni, si sono riempiti come stagni. I cittadini del quartiere fieristico tornano quindi a chiedere un intervento risolutivo rispetto alle due vasche di raccolta dell’acqua piovana del parcheggio fieristico costruite ormai quasi 9 mesi fa, ma tuttora prive di scarico. Vasche che ieri, in pieno acquazzone, hanno funzionato dunque solo come cisterne di raccolta. Della “grana vasconi” se ne sta ora occupando il neo assessore alle opere pubbliche Luigi Mori.

«Il parcheggio di nuova realizzazione davanti all’ingresso della fiera è accerchiato da erbacce ad altezza d’uomo – denunciano alcuni residenti di viale Kennedy e viale Medaglie d’Oro -: chi arriva da via San Francesco d’Assisi e incrocia viale Kennedy si trova sulla propria destra un muro di erbacce che limitano quasi totalmente la visuale, a quell’incrocio poi non esiste segnaletica, inoltre erba incolta e alta e terreno umido come quello dei vasconi sono poi l’ideale habitat per la proliferazione delle zanzare; sappiamo che il cantiere non è chiuso ma crediamo comunque che non si possa abbandonare la zona in questo modo - concludono -: siamo infatti in attesa della famosa pompa idraulica, più volte menzionata dal Comune, che garantirebbe la fuoriuscita di acqua di raccolta dai vasconi, ma ad ora nessun lavoro è partito». A seguito del diniego di SAL allo scarico in fognatura infatti, il Comune ha dovuto optare per l’allacciamento alla roggia Zucchetta che necessita però del posizionamento di pompe. «In questi primi giorni ho cominciato a confrontarmi con gli uffici, a guardare le carte», spiega il neo assessore Mori che osserva: «Entro la fiera di novembre devono essere sistemate le vasche e terminati assolutamente alcuni interventi al polo fieristico»

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