Cronaca / Basso Lodigiano
Giovedì 24 Ottobre 2024
La nave delle crociere sul Po affondata dopo la piena: ora è polemica con l’Enel
DENARO PUBBLICO Il presidente del Consorzio Navigare l’Adda scrive a Green Power, gestore della diga di Isola Serafini
L’affondamento della motonave “Verdi” a Isola Serafini diventa un “giallo”. Ieri il presidente del Consorzio Navigare l’Adda, Carlo Pedrazzini, ha inviato una lettera tramite pec a Enel Green Power, che gestisce la centrale idroelettrica di Monticelli d’Ongina dove è andata a picco l’imbarcazione turistica da 42 posti e che era costata 100mila euro, per chiedere chiarimenti su quanto successo tra le 12.30 di martedì 22 giugno, quando aveva avuto termine il sopralluogo con i vigili del fuoco e il Genio Pontieri per recuperare il battello, e l’ora della comunicazione da parte della stessa Enel che il natante “era affondato e transitato a valle”. «Già il giorno prima si era convenuto con i tecnici dell’Aipo di Boretto e i vigili del fuoco di Piacenza, di eseguire alcune manovre di apertura della diga n. 10 per far defluire l’ammasso di tronchi presenti per alleggerire la pressione esercitata sulla diga e di rinviare al mattino seguente un nuovo sopralluogo alla presenza anche del Genio Pontieri di Piacenza – spiega il presidente Pedrazzini mettendo in ordine i fatti -. Poi martedì mattina c’è stato il sopralluogo con il Genio Pontieri, che si era riservato di formulare una proposta per il recupero della imbarcazione e nel frattempo io stesso avevo sentito un cavatore presente in zona, che si era reso disponibile al recupero della motonave con i suoi mezzi, per cui eravamo d’accordo che ci saremmo visti nel pomeriggio per organizzare il recupero».
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