
Cronaca / Basso Lodigiano
Sabato 08 Febbraio 2025
Luca Acerbi, in cattedra al Cesaris a soli 22 anni: l’ex studente diventa professore
CASALE Il giovane studia ingegneria a Pavia e sogna di fare il docente universitario

Dice che la letteratura è importante «nel quotidiano». «Nella vita di tutti i giorni». Certo, è un professore, si dirà. Niente affatto. Perché Luca Acerbi, 22 anni, nato e cresciuto a Codogno, al Cesaris insegna tutt’altra materia: sistemi e reti. E da ex studente di questa scuola, al primo anno altro che letteratura: a parte l’elettronica neppure le altre materie lo interessavano tanto. Così in prima è stato bocciato. E adesso eccolo qua, entrare in classe e sedersi “dall’altra parte”: perché da ottobre è professore supplente nella 5 L e assistente del laboratorio di robotica. Intanto studia ingegneria a Pavia e da grande sogna di diventare docente universitario. Ma anche pilota: l’altra sua passione sono il volo, gli aerei. «In prima superiore sono stato bocciato perché, detto in parole povere, ero una testa di rapa. Ero venuto per fare elettronica e delle altre materie non capivo l’importanza» racconta. Poi scoppia il Covid e per Luca cambia tutto. Mentre è a casa ad annoiarsi, il professore Pier Giuseppe Medaglia lo coinvolge nel progetto di robotica che di recente è valso al Cesaris il riconoscimento di “Centro di formazione” riconosciuto da Abb, società tecnologica leader globale nell’elettrificazione e nell’automazione. «Ho iniziato a lavorare con quel software come se fosse la playstation e rompevo le scatole ai professori anche alle undici di sera per fare domande» spiega il ventiduenne dando il senso di quanto fosse per lui facile quello che per qualunque compagno era complico. Così, i compagni, inizia ad aiutarli. E scopre che gli piace pure. Non solo. Grazie a un professore di lettere speciale, «perché gli interessava che le cose le avessimo capite», s’innamora anche della letteratura. E oggi quegli insegnamenti li porta con sé nella vita, a scuola. Mentre insegna o interroga ragazzi che hanno poco meno della sua età. E di cui meglio di altri può comprendere i dubbi e le fragilità.
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