Ridotti i giorni per donare sangue
Le Avis della Bassa lanciano l’allarme

Le sezioni di Casale e Codogno preoccupate per la diminuzione degli slot disponibili

Ridotti i giorni di accesso agli ospedali di Casalpusterlengo e di Codogno per effettuare le donazioni di sangue e plasma: Avis Casale e Avis Codogno si dicono preoccupate per il futuro e chiedono di ripristinare i precedenti orari per favorire le donazioni. Dallo scorso luglio infatti sono diminuiti i giorni in cui i 1.123 donatori dell’Avis di Casale e i 1.203 donatori dell’Avis di Codogno possono essere convocati per donare sangue intero o plasma presso i presidi ospedalieri cittadini. Alla base della riduzione, la carenza di personale. I prelievi e la plasmaferesi avvengono infatti negli appositi spazi degli ospedali che sono di Asst e con personale dell’azienda.

Di fatto, fino allo scorso luglio, a Casale gli accessi Avis al presidio di via Fleming erano garantiti il lunedì, il martedì e il mercoledì, più 10 domeniche all’anno, mentre ora sono garantiti solo lunedì e mercoledì e 8 domeniche all’anno. A Codogno, gli accessi Avis all’ospedale avvenivano di martedì, giovedì e venerdì, più 10 domeniche all’anno, mentre ora sono garantiti solo giovedì e venerdì, e le domeniche sono scese ad 8. Il martedì si accede a settimane alterne, una a Casale e una a Codogno.

«Noi vogliamo solo fotografare una situazione che ci preoccupa - spiegano Casimiro Carniti, presidente di Avis Casale, ed Enrico Baroni, presidente di Avis Codogno, affiancati dai rispettivi segretari Antonio Negri e Claudio Polenghi -: la riduzione dei giorni, domeniche comprese, ha messo in difficoltà i donatori, c’è stata anche qualche rinuncia». Nell’ordine del 10% sulle donazioni programmate.

«Da gruppi di 12 persone siamo arrivati a gruppi di 30-35 persone - annota Carniti -: per chi lavora, la domenica era un giorno molto gettonato, ma siamo passati da 12 domeniche di tre anni fa, a 10 e ora ad 8». Carniti continua: «Così basta un raffreddore o un impegno di lavoro improrogabile per far slittare le donazioni, con meno giorni e gruppi più numerosi è difficile ricollocarle». Si slitta di oltre un mese.

«Occorrono circa 40 minuti per la donazione di plasma e fra Casale e Codogno abbiamo due poltrone coi macchinari - aggiunge Baroni -: abbiamo qualche decina di donatori di plasma in attesa di donare». Da qui la richiesta corale di Avis Casale-Codogno: «Ci è stato detto che manca personale, noi auspichiamo una ripresa degli orari completi e siamo disponibili a cercare insieme soluzioni».

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