Devecchi al Chiesa con un sogno: riportare le giovanili ad allenarsi a Sant’Angelo

IL SOPRALLUOGO Il sindaco vuole riqualificare l’impianto sportivo

Spogliatoi, illuminazione del campo principale, secondo campo in sintetico, con un obiettivo prioritario: riportare a casa i ragazzi delle giovanili oggi costretti a una diaspora per gli allenamenti in diversi comuni del Lodigiano. Sono le linee d’intervento su cui ragiona l’amministrazione comunale in prima battuta per la riqualificazione complessiva dello stadio e del centro sportivo. Ieri mattina sopralluogo dell’amministrazione comunale che ha incontrato il vicepresidente del Santangelo Calcio Matteo Marinoni. «Importante sviluppare un progetto complessivo già entro l’anno per provare ad eseguire i primi interventi nel fermo estivo delle attività». La delegazione del comune era composta dal sindaco Cristiano Devecchi, dall’assessore allo Sport Fabio Bellani e da quello ai Lavori pubblici Matteo Altomonte, con il responsabile del servizio tecnico Stefano Porcari. «Sull’intera area avevamo e abbiamo ancora un progetto ambizioso di riqualificazione da portare avanti per passaggi progressivi, come avevamo annunciato – spiega il sindaco Cristiano Devecchi -. Il primo step per noi è quello di riportare a casa i ragazzi che oggi sono costretti ad allenarsi in diversi paesi limitrofi. Contemporaneamente vorremmo portare qualche miglioria allo stadio Chiesa e cominciare a ragionare sulla riqualificazione complessiva dell’area». Per riportare i ragazzi a Sant’Angelo è indispensabile convertire in sintetico il secondo campo, le migliorie allo stadio Chiesa riguardano la nuova illuminazione, mentre lo sguardo al futuro dell’area sarà lanciato dal blocco spogliatoi da riqualificare e ampliare, consentendone l’acceso anche verso i campi delle altre discipline. «Ma ragioniamo anche sulle tribune e sul sintetico per il campo principale, interventi futuri, su una nuova distribuzione dei campi per le altre discipline e sul rilancio in particolare del tennis, magari con il padel – spiega l’assessore Matteo Altomonte -. Prepariamo un progetto complessivo, anche per poter intercettare finanziamenti o contributi, e cerchiamo di ragionare già in un’ottica successiva di gestione sostenibile. È un percorso da costruire, su cui abbiamo le idee chiare».

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