Filipazzi polemico: «Sono scomparsi
i due milioni della centrale EP»

TAVAZZANO Il consigliere si chiede quando arriveranno i fondi derivati dall’accordo con i gestori della centrale

Entrate per un totale di 2 milioni di euro che al Comune ancora mancano. E il consigliere di minoranza Francesco Filipazzi si chiede, ponendo il dubbio a chi ora amministra Tavazzano, come e quando entreranno nelle casse municipali i fondi che il territorio tavazzanese deve incassare nell’ambito dell’accordo con Ep Produzione. Un interrogativo che il capogruppo di “Tavazzano che verrà” si è posto anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale esprimendo voto contrario al bilancio di previsione 2025-2027 approvato dall’amministrazione Russo. «Un tema passato negli ultimi tempi un po’ sottotraccia – ricorda Filipazzi -. Dalla convenzione che il Comune ha firmato per la costruzione del nuovo gruppo di produzione della centrale Ep, infatti, devono ancora arrivare a Tavazzano più di due milioni di euro come chiariscono i numeri che sono stati forniti dagli uffici comunali». Una cifra sicuramente non di poco conto e che, in tempi difficili come quelli attuali per le amministrazioni di qualsiasi paese e città, possono fare comodo per progetti ed iniziative a medio e lungo termine. Come chiarito da Filipazzi delle tre linee di contributo che il Comune deve incassare, gli articoli 20.6, 20.9 e 20.1 della convenzione, per quanto riguarda le tranche che superano il milione di euro al momento non è nemmeno stata incassata la metà. Filipazzi ha lanciato inoltre una provocazione, quella di lasciare che siano i cittadini a proporre come investire questi introiti con la formula del bilancio partecipato che in altre comunità ha già preso piede. «Nel nostro programma era presente questa possibilità che permette di discutere direttamente con la popolazione, tramite assemblee pubbliche, sondaggi e presentazioni di progetti, come spendere una parte delle risorse – conclude Filipazzi -. Una sfida che abbiamo lanciato perché vogliamo dimostrare che a Tavazzano si può discutere in maniera sana del futuro comune».

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