GRAFFIGNANA L’allenatore assalito sta meglio, ora gli inquirenti scavano nella sua vita personale e nel passato

Martedì, dopo l’aggressione, l’uomo era stato trasportato all’ospedale San Matteo con un elicottero del 118

Non è stato operato, ha subito una frattura rilevante allo zigomo e i medici hanno lavorato a lungo per ridurre l’emorragia causata dalle percosse subite. Sarà dimesso con una prognosi di 20 giorni e dovrà affrontare un percorso di recupero dopo i traumi subiti l’allenatore 62enne picchiato a Graffignana martedì pomeriggio. L’uomo, tecnico della sezione Giovanissimi Under15 dell’Asd Graffignana, martedì era arrivato nel parcheggio adiacente al centro sportivo di via Dante intorno alle 17.30: prima di guidare la seduta d’allenamento si sarebbe dovuto incontrare con un 34enne egiziano di Chignolo Po, patrigno di un giovane calciatore non ancora tesserato. Il confronto è però degenerato, con il 34enne, attuale compagno della mamma dell’adolescente, che ha sferrato schiaffi, pugni e calci alla parte superiore del corpo del 62enne. Attimi di terrore conclusi con il 34enne che si è allontanato, presentandosi poi ai carabinieri di Chignolo Po dopo essere stato rintracciato telefonicamente dai parenti, e l’allenatore, ripresa conoscenza e con il volto insanguinato, trasportato al San Matteo di Pavia in elicottero. Confortanti le notizie sul suo stato di salute. Resta ora da capire cosa abbia fatto scattare l’aggressione brutale e improvvisa, il 34enne avrebbe raccontato di alcuni atteggiamenti scorretti da parte del tecnico. Le attività di approfondimento da parte dei carabinieri sono proseguite tra martedì e mercoledì, con diversi testimoni ascoltati: i militari - nel riserbo - si stanno concentrando sulla vita privata dell’allenatore e sul suo passato. Sulla vicenda al momento l’Asd Graffignana preferisce non esprimersi, in attesa di ulteriori passi in avanti delle indagini.

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