Cronaca / Centro Lodigiano
Venerdì 06 Ottobre 2023
«Livelli di inquinanti oltre i limiti per Crespiatica e Corte Palasio»
Greenpeace lancia l’allarme dopo test effettuati nei due Comuni dell’OltreAdda
Sono due i Comuni lodigiani segnati con la matita rossa sul rapporto “Pfas e acque potabili in Lombardia” diffuso ieri da Greenpeace, basato su 31 campionamenti delle acque effettuati tra il 12 e il 18 maggio in diverse località lombarde. Si tratta di Crespiatica e Corte Palasio. A Crespiatica, riferisce l’associazione ambientalista (che lo scorso maggio aveva pubblicato una prima mappa della contaminazione da Pfas in Lombardia in base alla quale il Comune lodigiano era risultato il secondo punto più inquinato) sono stati rilevati i livelli di contaminazione più alti. I prelievi di acqua per il campionamento sono stati effettuati alla fontana del cimitero: la concentrazione di sostanze perfluoroalchiliche è risultata di 1.840 nanogrammi per litro, ben oltre la soglia dei 100 nanogrammi per litro prevista dalla direttiva europea del 2020. A Corte Palasio, dove pure il punto di campionamento è stato il cimitero, la concentrazione di Pfas è risultata più contenuta, 104 nanogrammi per litro, ma sempre al di sopra della soglia di rischio. «Quello di Crespiatica è un valore incredibilmente alto e vuol dire che la falda ha evidenti problemi - ha commentato ieri il responsabile della Campagna inquinamento di Greenpeace Italia, Giuseppe Ungherese, contattato dal nostro giornale -. Nel 2018 in Veneto, in presenza di contaminazioni simili a quelle di Crespiatica, una ventina di Comuni erano stati inseriti dalla Regione in un’area rossa e per le popolazioni erano stati avviati screening sanitari. E lo scorso a luglio a Montebello Vicentino in seguito al riscontro di valori superiori a 100 nanogrammi per litro è stata sospesa per alcuni giorni l’erogazione dell’acqua dell’acquedotto e si è fatto ricorso alle cisterne. In seguito ai nostri riscontri abbiamo presentato esposti alle procure competenti per chiedere di mettere in sicurezza le popolazioni. Sappiamo che alcune procure hanno chiesto degli approfondimenti ad altre autorità pubbliche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA