MASSALENGO Cromo, piombo e arsenico nel suolo: continuano i problemi alla ex Osal

Sono attese le controanalisi effettuate da Arpa, ma difficilmente daranno esiti diversi

Non sarà, molto probabilmente, scritta la parola fine nel capitolo della bomba ecologica della ex Osal. O almeno, non in tempi brevi, visto che dalle analisi condotte in contraddittorio con Arpa, atte ad indagare il sottosuolo, è stata rilevata la presenza nel terreno di cromo, piombo e arsenico. La quantità di questi metalli pesanti supera i limiti consentiti, spiegano l’ingegnere Luca Lena, responsabile dell’area tecnica del Comune di Massalengo, e il sindaco Severino Serafini: «Terminate le operazioni di bonifica del soprassuolo, finanziate con 1 milione e 650mila euro da Regione Lombardia, abbiamo dato incarico ad una ditta specializzata di svolgere le analisi dei terreni. L’esito della perizia ha dimostrato, in alcuni punti, una presenza di metalli pesanti oltre i limiti». In questi punti, afferma l’ingegner Lena, i valori non eccedono di pochi microgrammi, ma di quantità superiori. Per questo motivo, sarà necessario avviare un piano di caratterizzazione per valutare se l’inquinamento si è espanso andando ad intaccare la vicina falda. Parallelamente corrono anche le indagini sulle acque, di cui però dal comune non hanno ancora avuto riscontro.

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