San Colombano: in motorino sul marciapiede, rifiutò il test antidroga. La condanna dopo due ricorsi

IL CASO Un 59enne apparve «confuso» ai carabinieri che dovettero anche inseguirlo prima che si accorgesse di loro

San Colombano al Lambro

Il 26 agosto del 2019 un uomo residente in paese e oggi 59enne aveva avuto la bella idea di passare sul marciapiede mentre guidava un motorino, per saltare la coda di auto che bloccava un incrocio di San Colombano. A pochi metri però c’era una pattuglia dei carabinieri che, vista l’infrazione, avevano deciso di contestarla, anche per la potenziale pericolosità della manovra. I militari avevano acceso sirena e lampeggiante, ma l’uomo sul ciclomotore aveva proseguito per la sua strada, fino a quando, dopo averlo affiancato ed esposto la paletta, i militari erano riusciti a fermarlo.L’uomo però era sembrato “non connesso” e “poco reattivo”, ed era stato invitato a seguire la pattuglia in ospedale per accertare con un prelievo l’eventuale assunzione di stupefacenti. Il banino si era rifiutato ed era stato quindi denunciato proprio per questo, come prevede il codice della strada, e quindi condannato nel 2022 a Lodi a 4 mesi di arresto e 1.000 euro di ammenda, pena sospesa. Ma non si era arreso: contestando un errore di punteggiatura nella sentenza e anche il fatto che i carabinieri non gli avessero dato la possibilità di fare un pre-test sul posto, aveva fatto ricorso in appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA