San Colombano, prezzi da capogiro per le concessioni: al cimitero nessuno vuole più le tombe a terra

«C’è il rischio di una corsa alle estumulazioni e ai loculi: vogliamo andare incontro ai cittadini»

Un’ottantina di concessioni cinquantennali per le tombe di famiglia in scadenza quest’anno al cimitero di San Colombano, ma il rinnovo costa 13mila o 17mila euro in base alla capienza della sepoltura.

Rischio desertificazione dei posti a terra, e l’amministrazione comunale studia come correre ai ripari: «La volontà è quella di andare incontro alle famiglie per favorire i rinnovi, anche per evitare che ci sia una corsa alla estumulazioni e ai loculi», dice il vicesindaco Paolo Cipolla.

Il dossier del cimitero è stato uno dei primi preso in mano dal vicesindaco appena eletto. Da tempo in San Colombano la questione cimiteriale tiene banco, e non in modo positivo, tra i cittadini. Quest’anno arrivano a scadenza le concessioni di 50 anni sottoscritte nel 1974, quando in seguito agli ampliamenti furono particolarmente ricercate, anche per il costo, alto per l’epoca ma non impossibile, circa 800mila lire. Ora chi vuole mantenere la concessione della tomba però si vede costretto a sborsare 13mila o 17mila euro, se da 3 o 6 posti. Una somma davvero impegnativa e che ha già suscitato più di un malumore. Il caso è stato sollevato da singoli cittadini con gli uffici nei mesi e anni scorsi, ma nel 2024 saranno un’ottantina le concessioni in scadenza.

Inoltre, in molti, vista la cifra, preferiscono estumulare i propri cari e riporli nei loculi, ma così si rischia di arrivare al paradosso di un cimitero che va verso la saturazione appunto dei loculi con i posti nelle tombe a terra vuoti e inutilizzati. «Già il 70 per cento delle persone ormai si fa cremare, le tombe a terra sono poco ricercate e rischiamo di avere tanto spazio a terra che non viene più richiesto - spiega il vicesindaco Paolo Cipolla -. L’idea è quella di provare ad andare incontro alle famiglie agevolandole nel rinnovo della concessione con un taglio delle tariffe, ma bisogna tenere conto di tutti gli aspetti e dei costi cimiteriali che sono incrementati negli ultimi anni a causa dell’inflazione. Stiamo lavorando alla questione per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze, anche verificando i prezzi che sono applicati nei comuni vicini».

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