SAN COLOMBANO Ventimila persone in collina per la Festa dell’Uva

Alle 20 di domenica le vie del Borgo erano ancora affollate, un grande successo anche quest’anno

Più o meno i numeri dell’anno scorso, ma forse più, e comunque è stato un successo. La Festa dell’Uva ancora una volta ha fatto il pienone e San Colombano ha visto arrivare almeno 20mila persone nell’arco di tutta la giornata. «Ma capire se ne sono arrivate 1000 in più o 1000 in meno è impossibile, e sinceramente un esercizio poco interessante. La festa è andata molto bene, e abbiamo visto tanta tanta gente, e questo è quanto conta», commenta il presidente della Pro loco che organizza l’evento. Nell’area vini i calici in vendita per gli assaggi sono finiti alle 18, mentre alcuni varchi alle 17,30, a mezz’ora dal ritorno all’accesso libero sono rimasti senza biglietti d’ingresso, mentre l’uscita degli ambulanti è stata posticipata di un’ora per le presenze ancora troppo numerose alle 19. E già questo è un segnale che forse i numeri finali, almeno quelli riscontrabili, saranno sopra quelli dell’anno scorso. «Tanta gente, organizzazione impeccabile per tutto il pomeriggio, c’è da essere soddisfatti», dice il sindaco Alessandro Granata alle 20. La Festa si è aperta al mattino con il taglio del nastro, cui hanno partecipato molti amministratori del territorio e, tra gli altri, il consigliere delegato allo Sviluppo Economico di Città Metropolitana Giorgio Mantoan, l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi, il deputato Umberto Maerna, di casa a San Colombano. In contemporanea si sono avviate tutte le diverse attività, tra cui il mercato degli hobbisti e dei prodotti tipici lodigiani e lombardi, e l’area vini con le degustazioni del Consorzio Doc. Da subito si è registrata un’ottima affluenza, proseguita fino alle 14. Dopo la pausa del primo pomeriggio, dalle 16 in poi è stato un crescendo di presenze, e alle 18 i calici in vendita per le degustazioni sono finiti. Le presenze stimate ai vini sono state almeno 7mila nell’arco della giornata, e alle 19 il colpo d’occhio era impressionante, con l’intero parco occupato da giovani e meno giovani per l’ultimo bicchiere. Di alta qualità la sfilata dei carri allegorici, partita alle 14,30 e svoltasi con gran ritmo e senza intoppi particolari. Sorpresa nella classifica finale popolare, che ha premiato l’elefante gigante dei Vodiabicer, il gruppo più giovane, iscritto al concorso solo da tre anni. Secondi sono gli Scrausi e il loro paladino, terzi i Rebelot “Tra sogno e realtà”, penalizzati da un’esibizione con problemi tecnici, poi gli Enotrafficanti, i Mamaluchi e i Menadi me pochi. Sabato sera sarà svelata la graduatoria della giuria tecnica. Alle 20 le vie del Borgo erano ancora molto affollate e i quartieri periferici con auto ancora parcheggiate ovunque. Il popolo della sera è rimasto in paese in attesa del gran finale con i fuochi d’artificio delle 21,45 e il concerto degli Oxxxa in piazza del Popolo.

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