SAN MARTINO «Noi ci prendiamo i mezzi pesanti e gli altri hanno incassato gli oneri»

Nel primo consiglio del suo nuovo mandato, Andrea Torza critica aspramente l’ordinanza di Massalengo che chiude la provinciale 23 di notte. «Non escludo un ricorso al Tar»

Primo consiglio con polemica. Non ha lesinato stoccate, paventando ricorsi al Tar, il sindaco di San Martino Andrea Torza nel corso del consiglio comunale d’insediamento. Convocato in piazza Pagano, il Torza-bis si è aperto con la consegna delle deleghe alla giunta, composta da Jessica Pandini, Christopher Saccomani, Paola Scorletti e Andrea Pezzoli, e ai consiglieri (a Domenico Visigalli regolamenti e attuazione programma, a Marco Incerti le politiche giovanili, a Luca Fiorin bilancio, finanziamenti Pnrr e politiche energetiche, a Stefano Gattelli, eventi, comunicazione e manifestazioni, a Valentina Meleri biblioteca, infanzia e centri estivi, a Stefania Mastrolilli le pari opportunità e a Roberto Zoppi l’innovazione e la digitalizzazione, mentre Paola Galimberti sarà capogruppo). Il sindaco si è poi soffermato sull’ordinanza del Comune di Massalengo entrata in vigore lunedì e attiva sino all’8 settembre che impedisce sul tratto di provinciale 23 urbano il passaggio di mezzi sopra le 7,5 tonnellate. «Torniamo al 2019, al primo problema che affrontai da sindaco - ha affermato Torza ricordando i confronti in prefettura e Provincia -. Inutile nascondere la mia criticità su questo provvedimento che nasce da scelte urbanistiche sbagliate di alcuni Comuni, penso a Livraga e Massalengo: non è una questione di guerra alle logistiche, la critica va a chi ha consentito di far costruire questi poli senza fermarsi a riflettere prima sulla viabilità visto che è lampante come le provinciali non possano tollerare questo traffico. Abbiamo speso noi 2 milioni di risorse per mettere in sicurezza gli attraversamenti sulle provinciali, chiedendo a chi veniva a bussare prima di tutto di pensare a soluzioni viabilistiche. Ci si impegna e poi dobbiamo prenderci i tir di chi ha incassato milioni di oneri e ora non vuole questi mezzi? A tutela dei cittadini mi riservo future azioni e un possibile ricorso al Tar in merito a questa ordinanza che ha ricevuto il nullaosta della Provincia».

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