Fanfulla tra realtà e leggenda: la città porta il guerriero sul palco

LODI AL SOLE Questa sera lo spettacolo del Ramo in piazza Vittoria

Lodi

Cinquecento anni dopo la sua scomparsa, la figura leggendaria di Fanfulla da Lodi rivivrà sul palco in piazza della Vittoria grazie alla scuola Il Ramo (questa sera ore 21,30). «“Fanfulla” è una commedia corale e contemporanea che fonde satira, dialetto e poesia, ispirata alla figura del celebre e controverso eroe della “Disfida di Barletta” - spiega la direttrice artistica Sabrina Pedrazzini -. In bilico tra mito e realtà, gloria e disillusione, lo spettacolo, con la regia di Riccardo Piricò, Vaghi, Invernizzi e Donato Rivetta, racconta le tragicomiche avventure di un Fanfulla sgangherato e vanaglorioso, in viaggio alla ricerca della ribelle Ginevra». Accanto a lui, una galleria di personaggi sopra le righe: contadini, indovini, soldati, madri balbuzienti e spiriti del passato, in un intreccio di comicità, memoria e riflessione sociale. Saranno venti gli attori sul palco di piazza della Vittoria, con quindici danzatrici (coreografie di Sabrina Pedrazzini) tra cui la ballerina di flamenco Karen Sànchez e Matilde Pellegri come voce solista. Ma ci sarà anche la straordinaria partecipazione di Filippo Caccamo, Paolino Boffi e dell’associazione Il soffio del drago con il maestro Davide Migliore. «La produzione si presenterà come un grande omaggio al teatro popolare e alla cultura lodigiana, capace di ridere, anche amaramente, dei propri miti. Attraverso una drammaturgia vivace e una messinscena dinamica, “Fanfulla” riflette su temi attuali come l’inutilità della guerra, l’identità collettiva, la condizione degli ultimi e la sete di senso in un mondo in cambiamento». In collaborazione con l’assessorato alla cultura, Francesco Milanesi dice: «È uno degli eventi centrali delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del mitico guerriero. Celebrazioni che hanno visto, ma che ancora riservano, degli altri momenti culturali, storici, sportivi e di intrattenimento. Quella del Ramo, con il coinvolgimento di tante realtà, è una rilettura in chiave moderna della leggenda di Fanfulla da Lodi. Un momento imperdibile per la storia della nostra città».

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