Il procuratore Gratteri a Lodi: «Mafie sempre più tecnologiche e lo Stato perde terreno»
In tanti alla serata di Fiume di libri al Verri per la presentazione de «Il grifone»
Il procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, già in corsa come ministro della Giustizia e per la guida della Direzione nazionale antimafia, ieri 23 ottobre è stato ospite a Lodi nel primo appuntamento della “stagione autunno inverno” della fortunata rassegna culturale Il Fiume di libri, che ha debuttato a giugno con un parterre di autori di alto livello e che è nata da un’idea del consigliere comunale Tommaso Premoli assieme ad Annachiara Del Boca e all’editore di lungo corso Riccardo Cavallero, fondatore di Sem editore, direttore artistico con Teresa Martini dell’associazione culturale milanese Cadore 33. Gratteri ha presentato il suo ultimo libro «Il Grifone, come la tecnologia sta cambiando il volto della ’ndrangheta» (Mondadori, 2023) e ha annunciato per l’occasione che presto ne pubblicherà un altro. In un’aula magna del Liceo Classico Verri in via San Francesco gremita, e con i vertici della magistratura e delle forze dell’ordine del Lodigiano in prima fila, il sindaco di Lodi Andrea Furegato ha fatto gli onori di casa: «Questo si è un evento culturale, ma con elementi valoriali molto importanti, e la sala piena è la risposta più bella per un’amministrazione comunale. E ringraziamo le tantissime persone, a partire dalle forze dell’ordine, che hanno lavorato dietro le quinte di un evento che a prima vista può sembrare semplice», ha sottolineato il primo cittadino. A intervistare Gratteri, il giornalista lodigiano Francesco Cancellato, direttore del sito Internet d’informazione e d’inchiesta Fanpage: «Il Grifone è un libro molto bello che consiglio di leggere, e spiega come la criminalità organizzata stia usando le nuove tecnologie per fare soldi. Questo a mio avviso dimostra che lo Stato rischia di ritrovarsi con risorse inadeguate per combattere quello che i criminali stanno facendo. Temi come deep web, dark web, criptovalute sono da poco venuti a galla nel dibattito pubblico, spesso ne parliamo senza conoscerli. E il grande tema è quando si perdono i confini tra ciò che è criminale e ciò che non lo è», ha introdotto Cancellato.
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