
LA MOSTRA Tonino Negri al Fuorisalone: quando l’arte incontra il design
L’artista lodigiano presente alla rassegna con un progetto esposto a palazzo Litta a Milano
Immobili nell’arcaica compostezza, dodici grandi figure ideate da Tonino Negri custodiscono altrettanti oggetti di design, progettati da giovani designer e realizzati dallo stesso scultore lodigiano. Il tema che li accomuna è la simbologia dei segni dello zodiaco; la cornice, quella della Sala Azzurra di Palazzo Litta di corso Magenta 24 a Milano, emblema del barocco cittadino. Qui, l’impattante effetto scenografico dell’insieme ha affascinato la folla intervenuta martedì scorso, quando il pubblico ha avuto accesso alla visione dell’opera “Zodiac”, frutto di un progetto presentato nel contesto del Salone del Mobile e nello specifico di Fuorisalone, che celebra Milano capitale del design internazionale.
Grande soddisfazione per Negri, al centro dell’evento culturale, e anche un po’ mondano visto il coinvolgimento di noti “brand”; grazie al riconoscimento di “Maestro d’Arte e Mestiere” ricevuto nel 2020, il lodigiano si è visto conferire il prestigioso incarico da “Creative Academy”, scuola internazionale di Richemont, che da un ventennio prepara i giovani all’ingresso nel mondo del lusso come designer. Della celebre maison di gioielleria francese Van Cleef & Arpels, in partnership con la Fondazione Cologni, il sostegno all’iniziativa, che ha affidato ai giovani l’incarico di realizzare dodici progetti liberamente ispirati ai segni zodiacali, memori di miti e leggende del mondo, poi tradotti da Negri in forme ceramiche. Ciascuno dei preziosi pezzi unici, leggibili anche come oggetti d’uso, ha poi trovato scenografica ambientazione nel cuore di altrettante figure in materiale resinoplastico, alte oltre due metri, ottenute da una scultura-modello di Negri attraverso un macchinario seriale a controllo numerico. “Spettacolare” la parola ricorrente tra i visitatori, davanti allo straordinario allestimento realizzato da “EligoStudio” dove atmosfere di elegante accostamento e contrasto si sprigionano dal dialogo tra i grandi personaggi, nati da una rivisitazione di Negri rispetto alla figura dell’“acquaiolo” ricorrente nel suo panorama tematico, e la giovane creatività del nostro tempo.
Entusiasmante, coinvolgente: così l’artista ha invece definito l’esperienza e il risultato che ne è scaturito: «Provenienti da tutto il mondo, i giovani studenti di “Creative Academy” sono venuti a Lodi nel mio studio, immergendosi nel vivo del mio lavoro, e dando poi avvio alla fase progettuale alla quale ho collaborato, fino alla selezione dei progetti. Momento finale, la loro realizzazione in forme concrete». L’allestimento immersivo di Palazzo Litta sarà visitabile fino a domenica (dalle 10 alle 19); altre sei opere sono collocate nella boutique “Van Cleef & Arpels” in via Monte Napoleone.
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