
Maurizio Fenini, “one man band” alla ricerca di se stesso
L’intervista Un musicista lodigiano che guarda oltre oceano e oltre il blues per trovare la propria identità
A un certo punto, mentre parliamo nella quiete silenziosa del suo appartamento, Maurizio Fenini si sposta nel piccolo salotto, dove riposa una lunga schiera di chitarre. Ne prende una, un dobro per la precisione, tutto cromato, e inizia a improvvisare. Mentre suona, i suoi occhi si perdono lontano, ed è chiaro a chiunque lo guardi che la musica è la sua via di fuga, il suo sogno e la sua passione, il suo modo di esprimersi e la sua vita.
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