MUSICA Suoni tra vecchio e nuovo mondo con il Cuarteto Latinoamericano

Questa sera al Verri il quinto appuntamento della stagione di concerti del Teatro alle Vigne

40 anni di attività, più di 200 composizioni per quartetto d’archi in repertorio e 70 dischi all’attivo; bastano questi pochi numeri per inquadrare la levatura del Cuarteto Latinoamericano protagonista questa sera (ore 21, aula Magna del Liceo Verri in via San Francesco) del quinto appuntamento della stagione di musica del Teatro alle Vigne in collaborazione con Amici della musica A. Schmid di Lodi.

Formatosi in Messico nel 1982 dai tre fratelli Bitrán (i violinisti Saúl e Arón, il violoncellista Alvaro) con il violista Javier Montiel, questo ensemble è riconosciuto a livello internazionale come il più autorevole interprete della musica latino-americana contemporanea e non solo. Infatti per il concerto lodigiano il quartetto oltre ad eseguire brani che seguono le orme della propria tradizione a sud del fiume Rio Bravo (con il “Quartetto n.17” di Héitor Villa-Lobos e il “Quartetto n.1” di Alberto Ginastera), attraverserà il confine del “nuovo mondo” per arricchire il suo tributo all’America con alcune pagine di più ampio respiro come l’“Adagio per archi op.11” di Samuel Barber e il conclusivo “Lullaby” di George Gershwin.

Vincitore di due Latin Grammy per “best classical recording” (migliore incisione classica) - nel 2012 con il CD “Brasileiro: works of Francisco Mignone” e nel 2016 con “El Hilo invisibile, Cantos Sefaradies” - il Cuarteto Latinoamericano è stato nominato nel 2002 a due Grammy Awards (l’Oscar della musica americana) per “best chamber music” e “best latin music” con il sesto volume dell’integrale dei 17 quartetti per archi di Villa Lobos.

A testimonianza della varietà e vastità dei programmi proposti praticamente in tutto il mondo, il Cuarteto si è esibito su ribalte prestigiose dal Teatro alla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York, dal Santa Fe Chamber Musica Festival al Concertgebouw di Amsterdam, effettuando concerti dal Venezuela al Giappone, da Israele alla Cina, dal Canada alla Nuova Zelanda.

Cospicua e singolare anche l’attività come quartetto solista in produzioni con orchestra: il Cuarteto è stato invitato a collaborare con la Los Angeles Philharmonic diretta da Esa-Pekka Salonen, la Seattle Symphony diretta da Gerard Schwarz, la National Arts Center Orchestra in Ottawa, l’Orquesta Filarmonica de la Ciudad de México, la Dallas Symphony, la Simon Bolivar Orquestra de Venezuela.n

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