Tele e statue da toccare nella mostra promossa dall’Unione ciechi di Lodi

La mostra I visitatori sono invitati a entrare in contatto fisico con le opere esposte nella sede della Centropadana

“Non toccare”, “Don’t touch” e via discorrendo è l’imposizione solitamente rivolta a chi si appresta a entrare in un museo, pinacoteca, galleria d’arte. A Lodi, invece, a palazzo Sommariva avviene l’opposto. La richiesta di utilizzare le mani arriva dalla sezione locale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Uici, che anche quest’anno nella sede della Centropadana di corso Roma ha organizzato la mostra tattile “Si prega di toccare”. La mostra, giunta alla sua VII edizione, curata da Mario Quadraroli e Mario Diegoli e patrocinata dalla Provincia di Lodi, dal Comune e dalla Centropadana, è stata inaugurata sabato pomeriggio. Essa si compone di una quarantina di opere realizzate da altrettanti artisti, tra i quali tre ipovedenti. La particolarità è che non si tratta solo di una mostra tattile per visitatori non vendenti: è un’esperienza sensoriale, un nuovo modo di approcciarsi all’arte rivolto anche a chi non ha limitazioni visive. A tutti i visitatori, infatti, sarà consegnata una mascherina con la quale potranno bendarsi gli occhi e, facendosi guidare tra dipinti e sculture, potranno conoscere attraverso il tatto le opere esposte.

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