La distanza tra le piazze di Roma e di Bologna

Europa, guerra, economia: quali scelte per il nostro futuro?

Lodi

Il fine settimana scorso è stato scandito da due manifestazioni che, a Roma e a Bologna, hanno portato l’opinione pubblica a confrontarsi direttamente con i temi pressanti che stanno segnando le relazioni internazionali, anche se non sono mancati forti riferimenti alla politica interna. Quasi a diradare quella “nebbia fitta” che un grande politico del Cinquecento, Francesco Guicciardini, aveva riconosciuto separare (nel suo Ricordo 141) il mondo della politica (“il palazzo”) da quello della “piazza”, animata da cittadini, si sono tenute due manifestazioni importanti. Voluta dai sindaci di Firenze e Bologna, Sara Fusaro e Matteo Lepore, la manifestazione di domenica, non a caso è intitolata “Una piazza per l’Europa”, è stata volta a rinvigorire lo spirito dei padri fondatori dell’UE: non a caso Fusaro sostiene che “si deve discutere della centralità dell’Europa, nelle piazze, nelle scuole e nei luoghi di cultura”. Ben differente è stato l’orizzonte politico in cui sabato si è tenuta a Roma la manifestazione contro il progetto di riarmo europeo sostenuto dalla Commissione UE. La manifestazione è stata organizzata dal Movimento 5 Stelle ma ha visto anche la partecipazione di una delegazione del Partito democratico, guidata dal capogruppo al Senato Francesco Boccia.

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