Il reportage fotografico - La “sete” del Grande Fiume - Il video dal greto del fiume di Pierluigi Cappelletti
Il letto del Po ai minimi stagionali per effetto di mancanza di piogge e di un clima secco
“A volte sei grande e triste nel grigio tuo color, che gli occhi non urta”. Appesa alla parete di un diroccato embarcadero che sorge sulle rive del grande fiume, l’incipit della poesia scritta da un non meglio precisato “uomo del Po anonimo” sembra del tutto anacronistico. Cosa penserebbe oggi del suo grande fiume questo anonimo poeta, vedendolo in preda alla desertificazione ed all’aridità che mangiano l’alveo del Po per renderlo, in certi punti, largo poche decine di metri?
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Renato Bucci
1 anno, 10 mesi
Mentre saluto Pierluigi, osservo che, ancorché eccezionale, la secca invernale è parte del ciclo della piovosità che è raffigurato con una M, dove i massimi sono in primavera/autunno e i minimi in estate/inverno. È vero che questi valori sono eccessivi rispetto alla norma, ma... occhio! perché a marzo/aprile arriva la pioggia e la musica può cambiare drammaticamente. Cordialità.
Nazzareno Zecca
1 anno, 10 mesi
Che tristezza, frequento da anni l'argine del po e conosco personalmente il sig.pierluigi,che abbiamo aiutato qualche volta a recuperare l'immondizia lasciata sugli argini...non ho mai visto una situazione del genere e...sono molto preoccupato....