Codogno: «Ex Majorca, 600 firme non bastano: amministrazione sorda ai desideri dei cittadini»

C’è chi non si vuole rassegnare alla demolizione del vecchio locale da ballo

Risuonano ancora come fosse ieri, benché siano ormai trascorsi alcuni mesi, le parole dell’assessore comunale di Codogno Giovanni Bolduri durante l’incontro con alcuni rappresentati dell’Apb (Associazione Politica di Base) di Forza del Popolo di Codogno - Lodi; un incontro avvenuto per depositare le firme di una petizione da noi (FDP) promossa, in cui i cittadini si dichiaravano contrari al progetto di ricostruire sulle ceneri dell’ex discoteca Majorca – che purtroppo versa in condizioni di totale degrado e abbandono da decenni – un nuovo centro commerciale. Seguì a questo incontro anche un articolo di giornale in cui l’assessore Bolduri affermò lo scambio di opinioni avuto con i nostri delegati “inutile”, dichiarando poi come “inaccettabili” e “fuori dal mondo” le alternative da noi proposte. Non solo, si spinse pure a definire tali proposte (ovvero un nuovo polo della musica con spazi aggregativi per i giovani e con annesso un parco pubblico) “da metaverso” e da “città ideale”. E ora si riconferma quindi che l’unica realtà possibile per i cittadini del Basso Lodigiano è solo e sempre cemento, asfalto, pannelli e consumismo. Certi che una sbirciata ai social network la diano anche sindaci e assessori, ebbene, potranno rendersi conto che non vi è un solo post di commento a favore di questo progetto. La maggior parte dei commentatori – comuni cittadini – si meraviglia della costruzione dell’ennesimo, e quindi effettivamente non necessario, centro commerciale nel proprio paese. Che tutti i pazzi sognatori che vivono nel metaverso o che aspirino a una città ideale si siano dati appuntamento? Non lo crediamo proprio.

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