Astem incorpora Giona, tramonta l’idea di una fondazione per la gestione del teatro
LODI Il voto in consiglio comunale
Addio a Giona srl, società che ha gestito finora il Teatro Alle Vigne, fusa per incorporazione in Astem spa con il voto dell’aula di lunedì sera. A spiegare l’operazione che scrive il «game over» per Giona srl, passato con i voti contrari delle opposizioni, l’assessore alle Partecipate Manuela Minojetti, che ha fatto il punto sulle ragioni dell’intervento di fusione. «La società non rispetta i requisiti della legge Madia e andava già razionalizzata entro l’anno successivo dall’entrata in vigore. Si è andati avanti per le proroghe concesse, che oggi però non ci sono più e non c’è altra via» ha aggiunto l’assessore Minojetti. Il progetto di fusione è stato già approvato dal cda di Astem e dall’amministratore unico di Giona, per i due dipendenti, ha chiarito ancora l’assessore, è già stato aperto un confronto sindacale ed è previsto il passaggio degli stessi dipendenti in Astem, con la volontà di preservare ogni aspetto del loro lavoro. Dal punto di vista operativo, si attuerà una cessione delle quote detenute dal Comune in Giona ad Astem sulla base di una stima patrimoniale già effettuata, per un valore di 17.447 euro. La volontà è quella di garantire anche tutti i servizi finora erogati, con un’ottimizzazione che deriva dalla possibilità di contare su una società strutturata tecnicamente, e con competenze consolidate come Astem, oltre che dall’avere una sola società. «C’è la garanzia di continuare ad assicurare il buon funzionamento del teatro, perché la fusione per incorporazione è solo un passaggio societario, che non comporta nessun tipo di modifica rispetto all’oggi - ha aggiunto l’assessore - : la razionalizzazione era inevitabile e si sono percorse diverse strade. Si era pensato ad una fondazione di Partecipazione, che però non avrebbe avuto comunque i requisiti in questa fase».
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