Clima estremo in Lombardia, nel 2024 precipitazioni record, picchi di caldo e abbondanti nevicate. Nel Lodigiano uno degli eventi più significativi

DATI ARPA Durante l’alluvione del 15 maggio nel capoluogo vennero registrati 176 millimetri di pioggia in 24 ore

Un anno, il 2024, in Lombardia tra i più caldi e piovosi dal 1991: al terzo posto per le temperature, al secondo per le precipitazioni. Un 2024 di alluvioni, picchi di caldo e abbondanti nevicate. L’alluvione del 15 maggio nel Lodigiano tra gli eventi più significativi del periodo, con 176 millimetri di pioggia in 24 ore

Lieve calo della temperatura rispetto al 2023, ma il trend è in crescita

L’anomalia della temperatura media annua del 2024 è di +1,5 °C rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, un valore leggermente inferiore rispetto agli anni precedenti: nel 2023 era di +1,9 °C, mentre nel 2022 di +1,8 °C. Il mese più caldo è stato agosto, con +3 °C rispetto alla media climatologica, classificandosi come il secondo agosto più caldo dal 1991, preceduto solo da quello del 2003. Ad agosto si sono registrate anche le giornate più calde dell’anno: tra l’11 e il 14, le stazioni meteorologiche di Arpa Lombardia hanno rilevato temperature massime tra i 37 °C e i 39 °C in pianura. Il periodo più freddo dell’anno si è verificato tra il 20 e il 22 gennaio, con temperature minime scese fino a -6 °C su diversi settori della pianura e a bassa quota in Valtellina; nello stesso periodo, a oltre 2500 metri nella zona di Livigno, le temperature sono scese fino a -20 °C.

La tendenza alla crescita generale delle temperature in Lombardia si conferma anche nel 2024. A partire dal 1991 si registra infatti un aumento della temperatura media annua di circa +0,8 °C ogni 10 anni. I primi 10 anni più caldi si sono verificati tutti dopo il 2010.

Precipitazioni eccezionali tra inverno e primavera, molto secco il mese di novembre

Le precipitazioni complessive dell’anno mostrano un’anomalia del +47% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con picchi del +58% a Milano e Mantova. La fase più piovosa si è concentrata tra la fine dell’inverno e la primavera: a Milano, febbraio e marzo hanno cumulato complessivamente 420 mm, un valore record per una serie storica che parte dal 1764. L’abbondanza di precipitazioni ha avuto effetti significativi sulle riserve idriche: a marzo i laghi lombardi hanno raggiunto il massimo riempimento dal 2006, e sulle Alpi, tra le Orobie e l’Alta Valtellina, l’altezza della neve ha superato ad alta quota i 4 metri, stabilendo nuovi record per gli ultimi 30 anni. In netto contrasto, novembre è risultato uno dei mesi più asciutti dal 1991, contribuendo a un periodo conclusivo dell’anno caratterizzato da precipitazioni molto scarse.

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