
Cristina Zucchetti: «Il problema è trovare nel territorio personale con le giuste competenze»
La presidente del primo gruppo imprenditoriale della provincia sottolinea la mancanza nel Lodigiano dei percorsi di formazione
Zucchetti Group Spa è la prima azienda del Lodigiano in termini di fatturato, con la cifra record di 1,2 miliardi nel 2021. Il giorno dopo la pubblicazione del Top200, la presidente Cristina Zucchetti commenta questo risultato.
Cosa si prova, più orgoglio o più responsabilità?
«Sappiamo di essere una realtà importante per il territorio, in termini di fatturato ma soprattutto di occupazione, visto che tante famiglie si reggono su questa impresa. Il fatto di essere primi è un orgoglio, ma non si tratta di una sfida, anche perché le altre realtà sono di settori diversi, quindi non c’è competizione e, anzi, siamo contenti che ci siano altre aziende importanti. La responsabilità la sentiamo, certo, e si declina ad esempio sul fronte della sostenibilità ambientale, come dimostra l’investimento per il nuovo Zucchetti Village, oltre alla torre completata negli anni scorsi».
Questi investimenti spiegano la vostra volontà di rimanere azienda del territorio e sul territorio?
«Sicuramente siamo nati qui a Lodi e qui vogliamo restare: anche se abbiamo sedi in tutte le regioni e anche all’estero, il cuore resta cui. Per questo cerchiamo di creare un edificio bello, oltre che sostenibile: la torre, ad esempio, è stata inserita tra i tesori del Lodigiano per quanto riguarda l’architettura moderna».
Il fatturato cresce, ma sono cresciuti anche i costi oppure è aumentato l’utile?
«Noi non abbiamo i costi delle materie prime, ma sicuramente soffriamo un incremento ad esempio sui costi per l’energia: la bolletta della nostra server farm, ad esempio, è decuplicata nel corso di quest’anno. Ma il vero problema è un altro...»
Di cosa si tratta?
«Il vero problema è il personale: la difficoltà principale è quella di trovare delle professionalità specializzate nel settore. Anche l’incontro del Top200 ha evidenziato come le maggiori aziende sono la nostra, che si occupa di informatica, e poi per lo più chimiche. Si tratta di imprese che hanno fame di persone con competenze scientifiche, e che noi facciamo moltissima fatica a trovare. Nel frattempo, poi, i dati parlano di un alto tasso di disoccupazione giovanile nel territorio. Le istituzioni potrebbero trovare il modo di portare qui non solo la facoltà di medicina veterinaria, ma anche percorsi di formazione adeguati per formare queste professionalità. È questo che chiediamo al territorio, anche perché il saldo tra pensionamenti e nuove assunzioni di Zucchetti, ogni anno, è positivo di cento unità. Ma potremmo fare molto di più se trovassimo le giuste competenze, altrimenti siamo costretti a cercare altrove».
Quante persone lavorano qui ogni giorno?
«I dipendenti a Lodi sono 1.300, anche se ogni giorno non siamo mai sopra il 50 per cento. Questo perché abbiamo voluto declinare la sostenibilità anche in un’ottica di conciliazione, quindi facilitando lo smart working. Abbiamo visto che lavorare così funziona ugualmente, che gli obiettivi vengono raggiunti e la flessibilità migliora la qualità della vita dei lavoratori».
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