Cruciani-show a Lodi in una sala affollatissima: «Le norme antifasciste sono una boiata»

LODI LIBERALE Venerdì sera in Provincia il giornalista e conduttore della Zanzara ha presentato il suo libro

Dalla clausola antifascista approvata dal Comune - «una boiata» o «la riduzione dell’antifascismo a barzelletta» - al linguaggio inclusivo, «con gli asterischi che vanno abbattuti», perché «lo stupro della lingua italiana mi dà un fastidio enorme». Dalla vicenda Russia-Ucraina - «perché se osi mettere in dubbio che Putin sia da abbattere, sei automaticamente un reietto» - all’«assolutismo politicamente corretto green», fino alla “questione femminile” e patriarcato «parola che odio perché in Occidente non esiste» e «io, in quanto uomo, non mi devo sentire colpevole perché un pazzo uccide la sua ex». Tra telefonate in diretta - «scusate è la polizia, mi deve consegnare una querelina, ordinaria amministrazione» - e un fiume di argomenti diversi, di scena ieri, in una sala dei Comuni stracolma e con decine di persone, decisamente eterogenee, accalcate fuori, il Cruciani-show con la regia di Lodi Liberale, 302esima serata promossa dall’associazione.

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