Esclusiva - Il ministro Valditara: «No all’indottrinamento, a scuola serve chiarezza»

L’intervista Lunedì sera sarà ospite in città di Lodi Liberale: tra i temi affrontati, l’educazione all’affettività e il bullismo

Lodi

«Ridare autorevolezza ai docenti», «mettere al centro la persona dello studente» e così «valorizzare i talenti di ogni giovane». Sono le direttrici della nuova scuola declinate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista concessa a «il Cittadino» alla vigilia del prossimo arrivo a Lodi, lunedì sera, ospite dell’associazione Lodi Liberale, per la presentazione del libro “La Rivoluzione del buonsenso - Per un paese normale” firmato dal ministro (Guerini e Associati, 176 p, 2025) e in dialogo con Francesco Magni, professore di Pedagogia della scuola all’Università degli studi di Bergamo, e Corrado Sancilio, ex dirigente scolastico dell’Istituto Bassi di Lodi.

Ministro, qual è a, a suo parere, il quadro attuale di salute della scuola italiana, considerando le sfide post-pandemiche e quelle strutturali?

«La scuola italiana è in salute e sta cambiando. In questi tre anni abbiamo fatto molte riforme importanti e abbiamo cercato di ridare autorevolezza ai docenti con numerose misure. Penso al voto in condotta, alla difesa del personale scolastico da parte dell’Avvocatura dello Stato, all’arresto in flagranza e quasi flagranza nei confronti di chi mette le mani addosso a un docente, all’aumento delle sanzioni nei confronti di chi aggredisce il personale scolastico, alle azioni di risarcimento a favore della scuola per il danno di immagine subito a seguito di oltraggio o lesione a suoi docenti. È bene ricordare poi i due contratti chiusi, che potrebbero presto diventare tre, con un aumento medio complessivo finale in busta paga di 416 euro al mese: non c’è mai stato un Governo che, nel corso di una sola legislatura, abbia garantito questa continuità. Senza dimenticare l’assicurazione sanitaria gratuita per tutti i lavoratori della scuola che partirà da gennaio del prossimo anno. Abbiamo poi messo al centro la persona dello studente, con la personalizzazione dell’istruzione: penso al docente tutor e al docente orientatore, ma anche ad azioni come Agenda Sud e Agenda Nord contro la dispersione scolastica, al decreto Caivano contro gli abbandoni precoci, alla riforma del 4+2 dell’istruzione tecnico-professionale, a quella dell’esame di maturità che vuole valorizzare il grado di autonomia e responsabilità raggiunto dallo studente, alla possibilità di garantire la continuità didattica per i ragazzi con disabilità. L’obiettivo è valorizzare i talenti di ogni giovane».

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