Festival letterario a Lodi, la conferma di Vittorio Feltri: «Se non mi vogliono non vengo»

ANNUNCIO Prima presente nel cartellone degli ospiti poi assente e al centro di polemiche, il giornalista spiega al «Cittadino» la sua decisione. Intanto al direttore, proprio da Lodi, un altro invito arriverà, in autunno, come ha chiarito Riccardo Cavallero , a cui è affidata la direzione artistica del prestigioso appuntamento letterario

«Nel bene o nel male purché se ne parli» è la celebre massima che sembra calzare a pennello per il festival letterario “Il Fiume dei libri”. Da giorni, infatti, sul più importante appuntamento culturale del capoluogo, il dibattito è serrato. Tutto ruota intorno a un nome, quello del “direttore” Vittorio Feltri. Prima presente nel cartellone, poi assente, e anche al centro di dichiarazioni poco lusinghiere da parte di alcuni esponenti politici, in particolare il gruppo Lodi Comune Solidale. Parole che sono arrivate anche al direttore Feltri che ieri ha deciso di intervenire con Il Cittadino . «Se non mi vogliono io non vengo, figuriamoci - ha chiosato ieri, al termine di un’altra giornata convulsa di dibattito - : non sono né misogino, né quanto dicono loro, ma poi di quello che pensano di me non mi importa niente. Un altro impegno non esiste: sarei venuto a Lodi, ma dopo che ho saputo ciò che pensa di me una parte della coalizione, è chiaro che non vengo a fare un dispetto a nessuno». Intanto al direttore Feltri, proprio da Lodi, un altro invito arriverà, in autunno, come ha chiarito Riccardo Cavallero, a cui è affidata la direzione artistica del prestigioso appuntamento letterario, intervenuto sempre ieri con Il Cittadino . E che chiarisce a caratteri cubitali: «Mai avere paura di chi ha idee diverse da te».

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