
Fiori sulle tombe dimenticate, s’inizia dal campo dei bambini
Cimitero Maggiore La donazione del vivaio Cecchini di Lodi, un’iniziativa che si ripete da qualche anno
Si scelgono le sepolture che non hanno più fiori o dove ci sono solo resti ormai secchi o bouquet in plastica ingialliti. E la prima tappa è sempre quella del campo degli infanti, dove, nel silenzio, si individuano le piccole tombe più toccate dall’usura del tempo, senza tracce fresche di cura, dove però ci sono sempre piccoli giochi che restituiscono un po’ di quel colore tipico dell’universo dei bambini. Fiori in dono per le tombe senza più cure nel mese segnato della festività dei defunti. È l’iniziativa che da, qualche anno, porta avanti il vivaio Cecchini di Lodi, che si rivolge al Comune, per poter finalizzare il dono. Ad accogliere le referenti del vivaio Carolina Feneri e Valeria Della Noce, mercoledì mattina, l’assessore per i servizi al cittadino e vicesindaca Laura Tagliaferri, che ha poi messo alcune delle piante in fiore donate al campo degli infanti, sulle tombe dei piccoli rimaste senza cure. «Come negli anni precedenti ringraziamo il vivaio Cecchini per la generosità e per questa donazione che è un piccolo gesto di attenzione significativo - ha detto ieri - : in questo mese di novembre dedicato ai defunti, questa donazione diventa un piccolo gesto di attenzione nei confronti di coloro che non vengono più ricordati, ma che sono stati nostri concittadini e che meritano un pensiero di memoria e un gesto di cura, che può servire anche da fattore moltiplicatore per tanti gesti di cura di cui la comunità ha bisogno». Proprio le condizioni delle sepolture più datate sono uno dei fattori critici per il camposanto, accanto ad altre criticità strutturali. «Purtroppo è un tema che riguarda anche molte cappelle e tombe di famiglia, per cui è necessario un lavoro corposo di ricerca per individuare e contattare gli eredi e familiari - spiega l’assessore -: poi c’è il tema delle concessioni e dei piani di esumazioni necessari, per cui come città siamo indietro di decenni. Servono risorse ingenti per affrontare la questione ed è uno dei temi in fase di studio nell’ampio ragionamento che riguarda l’affidamento della gestione ad Astem». Tra i temi più caldi per la gestione del camposanto, c’è quello dell’infestazione dei piccioni nei locali del sottochiesa, dove è invece atteso a breve l’intervento per la posa delle porte che dovrebbero impedire l’accesso ai volatili.
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