La firma degli ex Dc dietro i manifesti con lo scudocrociato

LODI «Nessun ritorno al passato, ma il richiamo a valori e a un patrimonio culturale, politico e umano costruito nel corso di decenni»

Lodi

Il sospetto che fossero rimasti «democristiani dentro» ce l’avevano in tanti. I manifesti apparsi la settimana scorsa in Lodi e nella Bassa sembravano una promessa di incontro, e di certo hanno avuto il merito di ridestare curiosità, pareri e giudizi sullo scudocrociato. A volte dubbiosi, a volte apertamente contrari. Ma alla fine, l’importante è che se ne parli. Così l’impegno dei manifesti scudocrociati senza firma, “ Ci vediamo presto ”, ora ha anche nome e cognome dei mittenti. Con un comunicato l’ultimo segretario della Democrazia cristiana della Provincia di Lodi Claudio Tedesi, con Vanna Cavalleri, Elena Maiocchi, Giorgio Bassi e altri amici «che si riconoscono nei valori del popolarismo democratico e cristiano», annuncia l’intenzione di promuovere, per i primi di ottobre, un incontro conviviale tra amici, ex militanti e simpatizzanti: «Con la conclusione del percorso storico della Democrazia cristiana, si è progressivamente disperso un ricco patrimonio culturale, politico e umano. costruito nel corso dei decenni, tuttavia i valori e gli ideali che hanno animato la Dc restano sorprendentemente attuali e vitali, al contrario di altre forze politiche del tempo. Sentiamo il dovere di custodirli e testimoniarli, insieme a tutti coloro che hanno condiviso quella straordinaria esperienza di impegno civile e militanza».Nessuna nuova formazione politica, ci mancherebbe, e nemmeno però un ritrovo di vecchi compagni di merende, anche se il rivedersi a distanza di decenni qualche ricordo potrebbe suscitarlo. «Non si tratta di nostalgia, ma di una necessità profonda e attuale – continua Tedesi -. Il nostro è un invito alla partecipazione consapevole, alla riflessione critica, all’impegno civico e alla formazione politica, riscoprendo e valorizzando principi fondanti come l’autonomia impositiva degli enti locali, la centralità della persona, il bene comune e la dottrina sociale della Chiesa. Non c’è in noi alcuna velleità di dar vita a nuove formazioni politiche, ma piuttosto il desiderio di offrire strumenti culturali e morali per affrontare con serietà e responsabilità le sfide del nostro tempo». E allora il ritrovo di ottobre si sa da dove nasce, ma non si sa dove andrà a finire, incontro conviviale e laboratorio di idee e proposte, «con il contributo di esponenti del mondo politico e istituzionale, sia a livello locale sia nazionale, che hanno già confermato la propria presenza». Lo spoiler è ancora parziale: luogo, data e programma saranno comunicati nelle prossime settimane. Insomma, «una festa tra vecchi amici» che si ritrovano a parlare di valori, idee e proposte. Con un’ultima promessa, appena accennata, perché non si può «escludere un nuovo orizzonte per il pensiero moderato e per il futuro del nostro territorio».n

© RIPRODUZIONE RISERVATA