L’INTERVISTA - Inchiesta per caporalato nel Lodigiano, parla l’esperto Marco Omizzolo

Sociologo, ricercatore Eurispes e docente di Sociopolitologia delle migrazioni alla Sapienza

A cura di Luca Servidati - 1.054 posizioni lavorative irregolari, con un’evasione contributiva e fiscale stimata in circa 3 milioni di euro. Sono i primi dati che emergono dall’inchiesta della Procura di Lodi sul caso di caporalato nelle nostre campagne dell’Alto Lodigiano.

Ne parliamo con Marco Omizzolo (sociologo, ricercatore Eurispes e docente di sociopolitologia delle migrazioni a Scienze Politiche alla Sapienza).

È venuto a Lodi giusto qualche mese fa proprio per presentare il tuo libro “Per motivi di giustizia”. Rrano i giorni del caso Satnam Singh. Cosa emerge dalle prime notizie sul caso lodigiano?

Quanto si apprende dall’inchiesta di Lodi mette in luce in maniera chiara il superamento definitivo di ogni divisione geografica – con riferimento al caporalato e allo sfruttamento – che fino a qualche anno fa veniva operata in questo paese: per cui sembrava che questo fenomeno rappresentasse soltanto un’economia arretrata, periferica e soltanto alcune aree del meridione.

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