LODI All’università corridoi vuoti, si riapre il 21 agosto

Nel polo lodigiano stop ferragostano: tra poche settimane riprenderà l’anno accademico

È una mattinata di un giorno di d’estate, fa piuttosto caldo e il tempo è ancora quello delle ferie, visto anche la concomitante pausa del Ferragosto.

Le sessioni di esame di giugno e luglio sono terminate da un pezzo, quelle di settembre sono ancora di là da venire. Sarà forse anche per questo che al polo universitario veterinario di Lodi, sede distaccata dell’ateneo milanese, regnano una pace e una tranquillità che cozzano come ossimori se raffrontati al caotico brusio che da settembre a maggio ne avvolge gli spazi. Le schiere di centinaia e centinaia di studenti che qui corrono ad affollare aule studio, bar e biblioteche si sono probabilmente trasferite verso lidi marittimi o montani per godersi un po’ di meritato riposo, e i corridoi progettati dall’architetto giapponese Kengo Kuma sono sostanzialmente vuoti. Fatta eccezione per alcuni animali che, immobili, seguono con lo sguardo i solitari visitatori: si tratta non di esseri viventi che hanno preferito l’aria condizionata alla brezza estiva ma bensì di installazioni faunistiche che portano il nome di statue mitologiche. Visitabili anche dall’utenza esterna all’Università, queste opere d’arte di fine XVIII inizio XIX Secolo ritraggono fedelmente l’anatomia di equini, ovini, bovini, canidi, felini. Fra di essi si possono trovare dromedari, arieti, buoi, cavalli, elefanti asiatici, capre, pecore, montoni, maiali, daini, le cui dimensioni vengono confrontate con lo scheletro umano. Una peculiarità, questa, che spesso passa inosservata anche agli occhi degli stessi studenti lodigiani che qui sono soliti ritrovarsi in gran numero per preparare interrogazioni ed esami. Frequentazioni che teoricamente sarebbero possibili anche in questo periodo agostano, fatta eccezione per i giorni dal 14 al 18 agosto, giornate di chiusura totale d’ateneo, come ben spiegano alla segreteria e reception del polo. Si riapre il 21, con un orario che va dalle 7.30 di mattina fino alle 19.30 di sera, con il settore didattico che però chiude prima, alle ore 17, e fino al primo settembre. Senza caffè sarà però difficile mantenersi pronti e reattivi: il servizio bar che rifornisce docenti e alunni è infatti deserto, solo si nota un cartello che spiega come l’esercizio commerciale ritornerà attivo dal 28 di agosto.

In Università, comunque, le cose da fare non mancano: molti professori sono al lavoro, nei loro uffici che si trovano fra i laboratori e le aule studio, per preparare l’anno accademico che verrà. Se le programmazioni di lezioni ed esami futuri non interessano, ci si può sempre distrarre consultando alcuni Qr code che, all’ingresso principale, indirizzano il telefono dei visitatori verso siti Unternet che danno acceso o su musei virtuali dell’Università degli Studi di Milano, visitabili al link museovirtuale.unimi.it, o a programmazione celebrative per i cento anni dell’ateneo meneghino. Una storia che parla di futuro, dal 1924 al 2024, visionabile al sito centenario.unimi.it.

© RIPRODUZIONE RISERVATA