LODI Cantiere Aler in via Guido Rossa: 36 famiglie sono in gabbia da oltre un anno
Un inquilino racconta la sua vita in mezzo alle impalcature: «Conveniva fare un palazzo nuovo»
«Se lo costruivano nuovo, forse conveniva»: è lo sfogo di uno dei circa 80 residenti del grattacielo Aler di via Guido Rossa a Lodi, nove piani edificati una quarantina di anni fa, nel quale dal maggio del 2023 è in corso un cantiere da 3,3 milioni di euro finanziato con il Pnrr. Tempi previsti, poco meno di 390 giornate lavorative, e con il calendario quindi ci siamo, con la promessa che i muratori se ne andranno a Natale. Ma «viviamo come i topi», è la protesta di uno degli inquilini. «Perché da quando sono iniziati i cantieri c’è polvere, dalle 8 a pomeriggio inoltrato, e le finestre devono restare chiuse. anche con 40 gradi. Chi aveva il condizionatore l’ha dovuto smontare, perché si stanno rifacendo le facciate. E gli ascensori sono rimasti fermi per oltre una settimana perché si sono rotti, dato che i muratori li usano per portare su e giù materiali, infissi e macerie. Eppure hanno una gru bellissima, ma è sempre ferma». Aler, quando arrivano le proteste, ha una risposta che non lascia spazio a obiezioni: «Vi stiamo facendo la casa nuova, cosa volete di più?».
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