Lodi: «C’è un dissidio evidente all’interno del centrodestra»
COLIZZI L’ex presidente del consiglio comunale interviene dopo il “caso ronde”
Posizioni quasi «divertenti», oltre che divergenti, per dirla con le parole di chi mastica politica da sempre. Che fanno emergere «ancora una volta e sempre più», «quel dissidio già evidente, quando erano sindaco e vicesindaco, che ha aggiunto punti percentuali al successo di Furegato». E dicono come la via per un centrodestra unito, simile a quello che abbiamo conosciuto nella coalizione Casanova, sia sempre più stretta. All’indomani delle prese di posizione degli ex sindaco e vicesindaco della città, Sara Casanova (Lega) e Lorenzo Maggi (Il Broletto con Maggi), sul caso generato dall’iniziativa sulla sicurezza di Invernizzi alla presenza dell’ultradestra de La Rete dei patrioti, è lo storico presidente del consiglio comunale Gianpaolo Colizzi, a tracciare un ritratto aggiornato all’oggi al quadro politico in mutamento. Tra i rilievi il fatto che «nel 2019 la giunta Casanova approvò il protocollo di intesa con la Prefettura che prevedeva tra i punti anche il controllo di vicinato e quindi la non accettazione delle ronde, adesso invece ci troviamo di fronte a una nuova probabile aderente al pensiero di Vannacci che riesce a dare quasi un ruolo sociale alle iniziative di Gianmario Invernizzi - sottolinea Colizzi -: chiunque pensi che Invernizzi sia il solito elemento da circo, si sbaglia. Ha pensiero e obiettivi politici che persegue da anni, sin da quando era in Forza Nuova. Nel momento in cui ha ottenuto un seggio da capogruppo nell’aula del capoluogo, è chiaro che il messaggio che può far partire è ancora più rilevante. Prendere sottogamba la vicenda è un errore e sono certo che il centrosinistra non lo farà. Che faccia o non rifaccia le ronde, l’Invernizzi di Vannacci, ex di Forza Nuova, è l’uomo dell’estremizzazione del pensiero di destra. Non è persona da atteggiamenti violenti, e il suo carattere è anche generoso, ma il colore del suo pensiero è sempre nero».
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