LODI C’è un’offerta per il Belgiardino

Il Comune conferma ma non anticipa nulla, la capogruppo Lega però va all’attacco

C’è un’offerta per la gestione triennale del Belgiardino. Nessuna anticipazione dal Broletto nelle ore successive alla scadenza della nuova gara bandita per la concessione da 3 più 2 (ergo fino al 2026, con possibilità ulteriore di proroga di altri due anni), la novità è emersa dagli atti pubblicati dal Comune ieri mattina. E in particolare dalla determinazione dirigenziale numero 755 del 17 luglio 2024, finalizzata alla nomina della commissione giudicatrice della gara. Nelle pieghe dell’atto tecnico - con cui si individuano i quattro componenti della commissione, un dirigente e tre funzionari di palazzo Broletto - si specifica anche che entro il termine delle offerte del 15 luglio, fissato dalla gara con procedura aperta bandita il 28 giugno, è arrivata un’offerta tramite la piattaforma regionale Sintel di Regione Lombardia. La commissione dovrà ora svolgere l’attività di valutazione dell’offerta tecnica attenendosi ai criteri di aggiudicazione previsti dal disciplinare. Una gara comunque segnata dalle condizioni attuali dell’impianto e messa a punto con la particolarità del primo anno a canone zero - vista la chiusura della piscina degli adulti per la stagione in corso e anche gli investimenti in capo al concessionario per l’allestimento del bar - e di due canoni concessori per gli anni a venire, da 17.926 euro con la vasca grande in funzione e da 4755 euro senza piscina grande e con le sole due dei piccoli in attività, come previsto per l’estate 2024. Una volta concluse le operazioni, in caso di esito favorevole, si potrà procedere all’eventuale aggiudicazione e andare verso l’avvio, ormai tardivo, della stagione. L’arrivo dell’offerta non placa però le polemiche sulla vicenda. Già nel consiglio comunale di martedì, la capogruppo Lega Eleonora Ferri, a più riprese, aveva chiesto notizie sull’eventuale presenza di un’offerta, considerato il bando scaduto. E ieri, alla pubblicazione dell’atto, la reazione è stata durissima. «Il consiglio si è concluso oltre la mezzanotte, quindi già nella giornata di mercoledì 17 luglio. Nonostante le mie infinite richieste, nessuno degli amministratori mi ha risposto e magicamente stamattina, sempre 17 luglio, spunta la determina dirigenziale che nomina una commissione di valutazione d’offerta - ha attaccato ieri Ferri - : se davvero Furegato era ignaro che qualcuno avesse risposto all’avviso pubblico è gravissimo perché lo stesso si chiudeva alle ore 12 di lunedì 15 e questo delineerebbe il suo immenso disinteresse riguardo una questione così delicata. Se invece l’amministrazione comunale dice di non sapere pur sapendo, significa che ancora una volta il rispetto per l’aula consigliare, per i consiglieri e per tutti i lodigiani non sanno nemmeno cosa sia, anche perché si discuteva di bilancio e al Belgiardino sono state stanziate 350mila euro di risorse». Resta la partita per l’operatività del complesso sul lungofiume. «Ora attendiamo di capire chi e come gestirà un’area aperta a metà, senza vasca per adulti quest’anno e senza alcuna certezza di vasca per adulti il prossimo anno dato che, i 350mila euro stanziati, non coprono i lavori di risistemazione per la vasca grande - chiude Ferri - : io un’idea ce l’ho su chi potrebbe essere il nuovo gestore, ma magari sbaglio. Attenderò fiduciosa e nel frattempo provo giocarmi la carta di Sporting che vede un neo nominato cda».

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