LODI - Consumo di suolo: il Lodigiano cerca una soluzione tra ecologia e crescita. Scintille nell’incontro in Provincia

Voci discordanti sul Piano territoriale della Provincia nella serata promossa da Meic, Acli e «il Cittadino»

È un Ptcp “gattopardesco” quello su cui si è dibattuto venerdì sera in Provincia. «Ci illudiamo che continuando a fare le stesse cose, le cose cambieranno». Alfiere di questa visone di pensiero è stato Giuseppe Stroppa del Comitato Cittadini di Tavazzano: «Con questo Piano curiamo il suolo somministrando cemento. Per capire cosa succederà nel Lodigiano basta guardare cosa è successo nelle altre province che hanno approvato un Ptcp: consumo di suolo, come prima, e di più. Questo piano è un compitino, la riduzione di suolo è solo sulla carta». D’accordo con lui, nella sala dei Comuni di palazzo San Cristoforo, dove venerdì sera è stato organizzato da Meic, Acli e Cittadino il dibattito pubblico sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale adottato di recente dal consiglio provinciale, c’era Andrea Poggio di Legambiente: «Non è vero che se aumentano gli abitanti aumenta il consumo suolo. Mentre arretriamo a livello di popolazione il consumo di suolo cresce ancora. Un Ptcp non deve impartire nuove regole generali, ma dire e fare scelte. Forse il consumo di suolo dovrebbe diventare addirittura negativo».

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