LODI Due anni di Furegato, le sfide e i nodi irrisolti
Il bilancio delle opere concluse e dei progetti ancora in cantiere
L’ultima sfida raccolta è quella che punta alla trasformazione del primo piano dell’ex Fanciullezza, da destinare a nuovo asilo nido da sessanta posti con fondi Pnrr. Sfida perché i fondi ci sono - quelli europei assegnati dal Comune dalle riparazioni del governo - , ma il progetto è da costruire e i tempi sono stretti, con la partenza dei lavori fissata dalle norme a ottobre. A due anni dal voto che ha sancito il via al mandato del sindaco Furegato - alle urne del 12 giugno 2022 i lodigiani lo hanno scelto con il 59 per cento dei consensi - è un bilancio fatto di sfide aperte, e alcune grandi questioni irrisolte chiuse, a partire da Lodinnova, quello del sindaco dem sostenuto da un’ampia coalizione di centrosinistra e civica. Tra i grandi cantieri oggi aperti ci sono certamente quello per il raddoppio del sottopasso ferroviario ciclopedonale tra via Nino Dall’Oro e viale Pavia - che si stima di vedere concluso in autunno - e da poco anche quello per l’ex Linificio di piazzale Forni, da trasformare, con un quadro economico al momento da 20 milioni e 992mila euro (che ha bisogno però di extra-risorse da trovare), nel nuovo polo culturale della città, con museo civico, archivio storico e spazi per la creatività e la socializzazione. Le demolizioni saranno visibili a breve, mentre la fine dei cantieri deve arrivare nel 2026, tra due anni, in una sfida che suscita più di un timore sul fronte della sostenibilità economica a lungo termine.
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