Lodi, è polemica sullo stadio della Dossenina. Invernizzi: «Progetto senza senso»
Il consigliere: «Si doveva mettere in sicurezza l’impianto e pensare ad una nuova realizzazione»
«Un progetto senza senso, senza visione e lungimiranza. Perché spendere 1,7 milioni di euro per uno stadio in città, che continuerebbe ad avere una capienza limitata di mille spettatori e nessuno parcheggio a disposizione, non ha senso, quando con 3 milioni si crea uno stadio nuovo, magari appena fuori città o in periferia, da 2500 posti». Senza contare che «si utilizzano i fondi Einaudi che erano espressamente indirizzati alla creazione di un nuovo campo da calcio: quindi non si crea un nuovo campo e non si risolvono i problemi di chi è costretto a giocare lontano da Lodi per carenza di spazi e si spendono risorse ingenti per uno stadio che potrebbe essere inadeguato in futuro». Anche Gianmario Invernizzi, consigliere della civica di centrodestra Sara Casanova Sindaco, interviene sul progetto Dossenina. «Lo faccio da consigliere, ma anche da imprenditore e uomo di sport, che in questo momento ricorda un grande uomo di sport come Riccardo Fiocchi, un amico, un grande giocatore che tanto ha dato alla città - sottolinea Invernizzi - : aveva più senso mettere in sicurezza lo stadio e pensare ad una nuova realizzazione. Perché se un imprenditore riuscisse poi a portare la squadra in Serie C tutto sarebbe di nuovo bloccato, perché il campo non sarebbe adeguato. La capienza non permette di fare incassi e non è previsto nessun intervento sulla gradinata di fronte a quella centrale. Si potevano studiare soluzioni lungimiranti, come la realizzazione di uno stadio appena fuori città, che avrebbe garantito risposte durature e testimoniato lungimiranza politica»
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