LODI Giustizia promossa, i processi ora sono più veloci

Ieri, nel capoluogo, il consiglio giudiziario distrettuale ha incontrato le autorità

Giustizia lodigiana promossa dal Consiglio giudiziario distrettuale di Milano, che ieri mattina si è riunito, per la seconda volta a distanza di due anni, in trasferta nel tribunale di Lodi e ha voluto illustrare la sua “pagella”, con dati aggiornati a fine marzo, anche alle autorità locali, dal vescovo monsignor Maurizio Malvestiti ai vertici delle forze dell’ordine, fino al Prefetto Enrico Roccatagliata, al sindaco di Lodi Andrea Furegato, al presidente della Provincia Fabrizio Santantonio e ovviamente anche alla presidente dell’Ordine degli avvocati di Lodi Angela Maria Odescalchi. Ma oltre ai numeri che indicano processi tendenzialmente più veloci e meno indagini dall’esito dubbio, nel merito di quanto accade nel territorio della giurisdizione, che spazia da San Rocco al Porto a San Giuliano Milanese, è stato il procuratore generale presso la Corte d’appello di Milano Francesca Nanni a richiamare l’attenzione sull’evidente aumento delle indagini - e quindi dei reati - per traffico e spaccio di stupefacenti: «Una situazione che è comune a tutte le Procure al confine con il territorio di Milano, mentre il dato regionale vede anche un aumento dei reati predatori e delle truffe». La dottoressa Nanni si è detta «orgogliosa» di aver applicato alla guida della Procura di Lodi il dottor Maurizio Romanelli, «che ha traghettato l’ufficio di Lodi verso la nuova dirigenza mantenendo gli standard di risultato» ma ha anche richiamato l’attenzione dei magistrati lodigiani sulla prossima incombenza del già gravato ufficio gip-gup sui termini delle indagini.

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