LODI Gli alberi piantati a marzo sono già a rischio sopravvivenza

Viaggio nei quartieri tra le essenze arboree che difficilmente riusciranno a superare il caldo estremo

Le temperature roventi di questa torrida estate, ormai confermata come la più calda della storia, hanno gettato in sofferenza molti tra gli alberi più giovani della città. Messi a dimora nei primi giorni di marzo, numerosi tra di essi rischiano di non giungere vivi all’autunno. Nonostante i lunghi giorni di pioggia che hanno caratterizzato la primavera e l’inizio dei mesi estivi, le pianticelle mostrano attualmente foglie secche ed accartocciate e, in non rari casi, rami completamente privi di vegetazione. Il viaggio in città dedicato alla mappatura dello stato di salute del recente patrimonio arboreo ha inizio presso la rotatoria che si apre su via del Sandone, all’interno della quale due piante ormai morte mostrano il loro magro scheletro. Proseguendo in via San Fereolo, numerosi virgulti reclamano abbondanti razioni d’acqua per poter essere in grado di superare questo periodo di criticità. Simile situazione si verifica nel quartiere di san Bernardo dove, in viale Piacenza, i giovani tigli resistono con poche foglie ai colpi di calore che l’estate implacabile sferra loro. Anche il tratto di pista ciclabile dell’adiacente viale Lombardia è costeggiata da piante in evidente stato di patimento le quali, in luogo dell’ombra e della frescura che ci si potrebbe attendere da esse, offrono solo il triste spettacolo di deboli alberelli le cui radici auspicano dell’acqua per continuare la loro strenua lotta per la sopravvivenza.

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