LODI Il caso ronde spacca il centrodestra, l’ex sindaca Sara Casanova si schiera con Invernizzi

Il dibattito «Con queste iniziative si porta attenzione su temi concreti». Ma il compagno di coalizione Maggi non ci sta: «Chiedo che tutte le forze politiche e civiche prendano le distanze»

Nessuna presa di distanza, anzi. «In città si ripetono episodi che generano insicurezza tra i cittadini e il consigliere Invernizzi porta l’attenzione su temi concreti e sentiti dalla comunità». L’ex sindaco della città Sara Casanova, oggi consigliera comunale in quota Lega, contattata da Il Cittadino, non si tira indietro dal commento a quanto accaduto nelle ultime ore. Già chiamata in causa dal centrosinistra, e dal consigliere dem Michele Merola in particolare, perché dicesse la sua sull’iniziativa sulla sicurezza di Invernizzi, che tanto ha fatto discutere per la presenza dell’ultradestra de La Rete dei Patrioti, considerato che Invernizzi è capogruppo della civica che porta il suo nome, Sara Casanova sceglie la via dell’attacco. «Il consigliere Merola, che mi chiama in causa sull’iniziativa del consigliere Invernizzi, farebbe bene a riflettere sulle proprie dichiarazioni pubbliche, a partire dalla sua partecipazione alle manifestazioni pro Palestina, dove sono stati usati toni e frasi da condannare, rispetto ai quali non ha preso le distanze - è il commento dell’ex sindaca - : in città si ripetono episodi che generano insicurezza tra i cittadini, e il consigliere Invernizzi, con queste iniziative comunicate alla Questura, porta l’attenzione su temi concreti e sentiti dalla comunità. Lodi ha bisogno di interventi concreti sui problemi della città e la maggioranza dovrebbe concentrarsi su questo». Nessun commento invece sui presenti all’iniziativa, che invece sono al centro dell’invettiva netta, e senza sconti, di Lorenzo Maggi, oggi capogruppo della civica Il Broletto con Maggi e già vicesindaco di Casanova. «Sono di centrodestra e antifascista e mi fa schifo che ci siano persone con la svastica tatuata e trovo inaccettabile che un consigliere comunale si accompagni a certe gente e in questo modo dia loro dignità istituzionale e agibilità politica - ha detto ieri Maggi - : chiedo, e mi auguro vivamente, che tutte le forze politiche e civiche, prendano le distanze da gente di questo tipo che non può essere parte, in alcun modo, di un centrodestra decente, che sia un’alternativa al centrosinistra e che abbia ben presente il valore dell’antifascismo. Mi auguro che non ci sia alcun rappresentante di centrodestra che giustifichi queste presenze. Poi c’è sicuramente un peggioramento della percezione di sicurezza, ma non è accettabile che figuri di questo tipo avvicinino i cittadini in eventi alla presenza di un consigliere comunale». Altro rilievo è al consigliere Invernizzi, perché «se non sa a chi si accompagna è un problema, se lo sa dovrebbe vergognarsi: se questo è l’inizio della campagna elettorale con una lista ispirata a Vannacci, di certo non potrà che trovarmi dalla parte opposta. E se tutto il centrodestra non prende posizioni nette, rischiamo un effetto valanga e rischiamo che Lodi, in un attimo, si trovi ad avere un raduno di neonazisti perché pensano di avere qui un’agibilità politica. Non ho mai avvallato i peana dell’antifascismo, e non condivido che la soluzione sia la dichiarazione di antifascismo per le sale comunali, ma oggi si è passato il segno ed è necessario tracciare una linea».

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