
Lodi, l’attività per l’ambiente dei carabinieri forestali: venti reati accertati, sanzioni per 230mila euro
Dall’abbandono di rifiuti al traffico internazionale di animali, da tagli e incendi boschivi alla difesa degli alberi monumentali
Distinti in due nuclei differenti (Comando stazione e Nucleo investigativo), i carabinieri forestali attivi sulla Provincia di Lodi costituiscono l’Arma verde a tutela del territorio e dell’ambiente. È possibile scorgerli al lavoro tra i campi, in mezzo ai boschi, ma anche nelle strade cittadine: la tuta mimetica che indossano è il simbolo di un impegno verso la repressione dei crimini ambientali e la tutela del patrimonio naturale, senza dimenticare l’educazione alla legalità che svolgono a favore degli studenti. Solo durante lo scorso anno, carabinieri forestali di Lodi hanno comminato sanzioni amministrative per un valore di circa 230mila euro e accertato più di 20 reati.
Numeri che parlano di impegno e passione per una missione che va oltre alla divisa: i principali reati sul territorio sono legati alla gestione illecita dei rifiuti, tagli boschivi non autorizzati, reati legati al maltrattamento degli animali (compresa la convenzione Cites) e incendi boschivi, oltre a tutti quegli illeciti amministrativi che, a diverso titolo, interessano numerosi settori tra cui quelli agronomico e zootecnico.
Negli anni, i Forestali di Lodi sono intervenuti per risolvere situazioni di grave degrado ambientale, come nella cascina Belfuggito a Sant’Angelo Lodigiano, dove si era creata una discarica a cielo aperto di materiali, pericolosi e non, con frequenti roghi di rifiuti che inquinavano l’aria con sostanze tossiche.
Ma non sono mancate anche importanti operazioni sull’utilizzo illegittimo dei fanghi in agricoltura. Tra le attività operative spiccano la difesa degli animali in situazioni di maltrattamento o di sofferenza, anche quando si tratta di specie esotiche o pericolose nell’ambito della convenzione Cites (convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione). Ogni anno, infatti, vengono rinvenuti animali importati illegalmente o commerciati fuori dalle regole e si tratta di semplici testuggini di terra fino a specie insolite come camaleonti, pappagalli o procioni oltre ad altri particolarmente pericolosi come le tartarughe azzannatrici. Molte anche le collaborazioni con la Direzione distrettuale antimafia per sventare traffici di rifiuti o di cuccioli da Paesi esteri, ma non manca l’attenzione per le piante, grazie al registro dedicato agli alberi monumentali. La Festa dell’albero, che cade il 21 novembre, rappresenta la celebrazione della natura che ci circonda e dell’instancabile lavoro dei paladini dell’ambiente.
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